Tra i momenti più significativi del GP d’Italia al Mugello c’è un rapido scambio di battute tra Marc Marquez e Fabio Di Giannantonio la domenica pomeriggio. Siamo in conferenza stampa, la gara è finita da poco e prima che i piloti comincino a parlare in diretta sugli schermi passano gli highlights della gara. Mentre si vede Alex Marquez passare Bagnaia e suo fratello sul lungo rettilineo, Fabio Di Giannantonio si sporge verso Marc e gli dice: “La GP24 va più forte anche sul dritto…”, riferendosi al fatto che per Pecco Bagnaia la moto dello scorso anno era molto meglio di quella che guida adesso. Marc all’inizio non capisce che si tratta di una battuta, quindi risponde “No, no, no”. Fabio ride. “È la stessa”, dice a questo punto Marc. Fabio: “Sì, non si può dire però. Me l’ha detto Davide (Tardozzi, ndr)”.
Ognuno, da questo scambio, può tirare fuori quello che vuole, di certo il risultato è che le parole di Pecco Bagnaia sulla differenza tra le due moto vengono messe pesantemente in dubbio. Il che, conseguentemente, diventa un problema per la squadra in un momento complicatissimo per il tre volte campione del mondo, anche se nonostante il quarto posto di domenica si sia visto un Bagnaia combattivo e feroce nei sorpassi. C’è l’approccio, manca il risultato.
Marc Marquez è dominatore anche dove le previsioni l’avrebbero visto più in difficoltà (il Italia, ma pure in Qatar) e Alex si conferma puntualissimo sul secondo gradino del podio. Bene per Di Giannantonio, che probabilmente starà affrontando l’ira del reparto comunicazione Ducati - con cui ha un contratto diretto - e bene pure per Marco Bezzecchi quinto al traguardo con stage diving. Tra un paio di giorni le moto saranno di nuovo in pista per il GP d’Olanda ad Assen, altro terreno di caccia per un Bagnaia che questo circuito se l’è tatuato sul braccio. Per ritrovare la giusta fiducia serve una vittoria, o quantomeno un secondo posto davanti ad Alex Marquez.
Altro grande tema del weekend sono i fischi presi da Marc Marquez sul podio, sia il sabato che la domenica. La prima volta Davide Tardozzi ha anche provato, senza successo, a zittire il pubblico: ha fatto bene, Marc è un fenomeno e merita rispetto. Eppure il motociclismo è anche questo, gli esseri umani sono anche questo e lo sono sempre stati, ben prima di Marc Marquez. Se proprio avete bisogno di consolarvi guardate Marco Bezzecchi, quinto al traguardo, che dopo aver dato tutto al suo pubblico (guanti, saponette, stivali, slider) ha dato anche sé stesso, lanciandosi sulla folla come una rockstar.
