“Non so perché sono caduto”. Marc Marquez ha detto questa frase a tutte le tv e in sala stampa subito dopo il GP di Jerez per 24 ore, lasciando intendere di essere rimasto lui stesso sorpreso da un qualche comportamento della moto che lo ha tradito proprio quando sembrava essere in pieno controllo e pure con un discreto margine di sicurezza rispetto al limite. C’è stato pure chi ha ipotizzato la “solita gomma farlocca” e tutti giù a cercare di darsi una spiegazione. Fino a quando, il giorno successivo e dopo il test, Marc Marquez s’è presentato di nuovo in sala stampa per parlare del lavoro fatto, delle parti provate e ha colto l’occasione per chiarire il crash del giorno prima. “Colpa mia, sono entrato troppo veloce – ha detto – E’ stato un eccesso di fiducia”.

E allora? Nessun allora, se non fosse che poche ore fa Ducati ha pubblicato l’episodio di Inside sul GP di Jerez, per raccontare nella solita decina di minuti tutto quello che è successo nel dietro le quinte del GP di Spagna all’interno e intorno al box del Team Lenovo. Ecco, proprio in pochi secondi di quella decina di minuti è facile scoprire una verità che tutti immaginavamo: i piloti ci perculano sempre un po’. Il gioco delle dichiarazioni è vecchio quasi quanto il motorsport e esiste ancora. Solo che adesso è più difficile, perché tra smartphone e occhi elettronici ovunque si rischia di finire sbugiardati. E’ esattamente quello che è successo anche a Marc Marquez, visto che nell’episodio di Inside si vede l’otto volte campione del mondo rientrare al box subito dopo il dodicesimo posto che, dopo essersi tolto il casco, dice subito una frase al suo capotecnico: “Ho sbagliato io, ero troppo veloce lì”. Subito. Senza spazio al dubbio e con una sicurezza che non lascia margine di sorta. Neanche mezz’ora dopo, davanti ai microfoni, ha però sostenuto di non sapere proprio cosa potesse essere accaduto, salvo poi uscirsene dopo il test di Jerez con un “ci ho ragionato a freddo e ora, a freddo, posso dire che la caduta è stata un mio errore, un eccesso di fiducia: ero troppo veloce lì”. E no, caro Marc, non è “a freddo”, lo sapevi sin dal minuto zero!

Quindi Marc Marquez è un bugiardo? Assolutamente no. Marc Marquez è semplicemente un pilota e come tutti i piloti gioca sempre un po’ con le dichiarazioni. E’ parte dello spettacolo e lo fanno sempre tutti, anche quelli solitamente meno sornioni e apparentemente mente più impostati e seriosi: ci perculano sempre un po’. Perché è un modo che non scoprire le carte, per generare hype e, tutto sommato, a volte è pure un modo per prendersi quel margine di tempo necessario a confrontarsi con la squadra, gli addetti stampa e tutto ciò che gira dietro le corse così da capire cosa è meglio dire e cosa no ai media.
Solo che adesso, appunto, per loro è tutto decisamente più difficile, visto che ormai tra smartphone e telecamere ovunque si rischia di finire per essere “sbugiardati” (siamo ironici, sia inteso) anche da contenuti pubblicati dalla propria squadra. A proposito, cosa altro ha raccontato Inside? Ha raccontato di Marc Marquez che ha aperto il weekend scherzando con la fidanzata e ballando sulla linea del traguardo e di Pecco Bagnaia in mega riunione per analizzare prestazioni della moto e strategie per gli pneumatici, prima di affrontare le prove libere di venerdì. O anche il confronto tra Bagnaia e Marquez nel parco chiuso, mentre la gara Sprint ha visto trionfare quest’ultimo, festeggiato dal fratello Alex sul podio, e della visita di Carlos Alcaraz nel box con tanto di lezione tecnica da Dall'Igna. E poi ha raccontato una domenica dalla caduta di Marc che lo ha relegato al dodicesimo posto al traguardo e al secondo in classifica generale, ma pure della grande gioia e della commozione per Alex Marquez e della festa per il terzo posto di Pecco.