E’ toccato anche a lui. Ma non sarà un “banale” intervento per ridurre i sintomi della sindrome compartimentale a fermare Pedro Acosta in vista del GP di Francia a Le Mans. Niente iconografia da pilota sofferente sul letto d’ospedale per il giovane fenomeno spagnolo, ma solo un post di KTM ripubblicato nelle storie del suo profilo Instagram per far sapere ai followers di essere dovuto “passare in officina”.

“Pedro Acosta – si legge - è stato sottoposto con successo, questo pomeriggio (ieri, ndr), a un intervento chirurgico all'avambraccio destro per curare la sindrome compartimentale cronica. Rimarrà sotto osservazione per ventiquattro ore e dovrebbe tornare in pista per il Gran Premio di Francia, in attesa di un controllo medico la prossima settimana”. La prossima gara, quindi, non è a rischio, anche se chiaramente l’ultima parola spetterà, come da prassi, alla commissione medica della MotoGP. A fargli perdere il sorriso, semmai, potrebbe essere altro, come le ultime – tremende – notizie che arrivano dal fronte “crisi KTM” e una RC16 con cui fa fatica a trovare il feeling che serve.

Anche dopo il test di Jerez, nonostante un Maverick Vinales entusiasta e gli altri di KTM, Enea Bastianini e Brad Binder, che tutto sommato hanno commentato positivamente la giornata di lavoro, Acosta è rimasto più freddo. “È stata una buona giornata – ha tagliato corto - Abbiamo provato molte cose, non una rivoluzione, ma un po’ di miglioramento. Questo è sicuro”. Non aiutano sicuramente anche le tante voci di mercato sul suo conto, con il 37 che avrebbe già alla porta, e con offerte economiche faraoniche, sia la Honda che la Yamaha e che, almeno stando a quanto si dice, ha pure una mezza trattativa in corso con il Team Pertamina Enduro VR46.
Il suo manager, Albert Valera, ha più volte dichiarato che la prima scelta di Pedro resta KTM e che comunque c’è un contratto da onorare fino alla fine del 2026, ma è chiaro che se i venti di crisi dovessero farsi più insistenti e, soprattutto, se la RC16 non diventerà la moto che Acosta vuole, allora non sarà difficile far valere una qualche clausola per la rescissione. “Pedro si aspettava un po’ di più da KTM. Il mio lavoro è trovare la migliore moto per Pedro – ha detto Valera in una recente intervista - Speriamo sia in KTM”. Un modo per ribadire che la priorità del giovane fenomeno spagnolo è poter essere nelle condizioni di competere, con lo stesso Acosta che, appena pochi giorni prima, s’era definito “l’unico della MotoGP a cui importa poco o niente dei soldi”. Un passaggio, il suo, che in molti hanno tradotto in maniera un po’ semplicistica con un “voglio una Ducati anche a costo di correre gratis”.
