E’ un campione, ma non è di quei piloti che hanno costruito i loro successi sulla frenata. Eppure Fabio Quartararo dopo il test di Jerez ha pinzato fortissimo, non per fermare la sua M1, ma per rallentare gli entusiasmi dopo il fine settimana del Gp di Spagna e soprattutto dopo che il nuovo motore provato ieri ha fatto registrare performance da primi della classe. Se è vero che dopo un solo giro in testa nella Sprint di sabato e nonostante la caduta nel box Yamaha si festeggiava come per una vittoria, è altrettanto vero che il giorno successivo, con il secondo posto e il ritorno sul podio, è stato veramente difficile riportare tutti sulla terra. Quando ieri nel test, poi, la Yamaha ha letteralmente volato, allora al francese è toccato giocare la parte dell’antipatico pessimista. Solo che non gli è riuscito molto bene, visto il gran sorriso che aveva stampato in faccia. “Fermi tutti – ha detto – è vero che le cose sono andate molto bene oggi, ma dobbiamo capire cosa succederà in gara perché troppo spesso i test ci hanno visti davanti”.

Non un modo per mettere le mani avanti, ma concreto realismo dopo mesi, anzi anni, di delusioni e con una sola gioia vissuta a Jerez che adesso deve trasformarsi non certo in traguardo, ma in un nuovo punto di partenza. Nuovo come nuovo sarà prestissimo il motore della M1. Non il tanto atteso V4 (affidato alle cure di Andrea Dovizioso in test privati), ma un quattro in linea che dovrebbe garantire maggiore velocità e potenza senza appesantire la maneggevolezza. "Sono molto contento del weekend in generale – ha detto il francese - siamo stati molto veloci senza mai uscire dalla top five e questo è già speciale. Questo lunedì non siamo andati a caccia del tempo, ma se si guarda al ritmo del mattino tutti i giri sono stati in 1'36", con alcuni 1'37" bassi. Era da molto tempo che non avevo questo feeling con la moto. Però Jerez è un circuito particolare. In Qatar siamo stati veloci per un giro, ma non in gara. A Jerez siamo stati veloci in gara e nel giro veloce. Abbiamo bisogno di una o due gare in più per capire dove siamo realmente e vedere se abbiamo il potenziale per lottare con i primi".
E’ l’unica cosa che gli interessa davvero, al di là del ritorno sul podio e delle occasioni singole che gli si presenteranno, perché – soprattutto dopo il GP di Spagna – Quartararo ha dimostrato di poter competere senza alcun problema in termini di talento con Marc Marquez e Pecco Bagnaia. "Il nuovo motore – ha aggiunto - Sembra avere un po' più di potenza, questo era l'obiettivo. Più potenza, ma con l'agilità solita. Il V4? L'idea non è abbandonata, ma penso che lo useremo dal prossimo anno. Ma se nei test privati si vedranno buoni risultati da subito le cose potrebbero cambiare: sono decisioni degli ingegneri”.
Nessuna fretta di gareggiare col V4 anche per Alex Rins che, al contrario di Fabio Quartararo, non ha giocato a frenare l’entusiasmo dopo la giornata di test a Jerez. "È stata un’ottima giornata – ha detto - abbiamo fatto cinquanta giri, non ho fatto un piano molto lungo. Sono al cento per vento, ma il collo e la schiena mi fanno male a causa della caduta dell'altro giorno (il video qui sotto). Il nuovo motore m’è davvero piaciuto: e più potente. Yamaha ha lavorato sulla velocità di punta, che ci mancava un po', e abbiamo migliorato chiaramente di almeno due chilometri orari. È un risultato molto buono e penso proprio che utilizzeremo questa terza evoluzione del motore già a Le Mans"
Rins ha anche notato come il nuovo motore e le soluzioni provate nel test abbiano migliorato la sua capacità di entrare in curva. "Abbiamo testato una regolazione del telaio che mi ha aiutato a fermare la moto in entrata – ha concluso – Sì, è stato davvero un buon test. Abbiamo provato le stesse cose io e Fabio e credo che anche a lui siano piaciute molto”. Un ottimismo, quello di Rins, confermato poi dalle parole di Massimo Meregalli, direttore del team Yamaha. "Sapevamo che il motore aggiornato ha un po' più di potenza e non altera il carattere della moto, quindi è sicuramente un vantaggio – ha spiegato – Quasi sicuramente lo vedrete in pista a Le Mans”.