“Un highside nella MotoGP moderna è qualcosa che non capita praticamente mai, dobbiamo assolutamente capire cosa è successo”. Fabio Di Giannantonio è il primo pilota a finire fuori dai giochi per una caduta nella stagione di MotoGP che è partita ieri in Qatar. Brutto, brutto davvero, il volo fatto al secondo giro della Sprint, quando il romano era in lotta con i primi – bellissimo il suo corpo a corpo con Marc Marquez – e sembrava lanciato all’inseguimento di Jorge Martin e Brad Binder. “Non mi sono fatto niente e risalirei in sella anche adesso – ha raccontato il Diggia ai microfoni di Sky – Però non è stato divertente, perché sono rimasto sull’asfalto e una MotoGP che ti schiva di un soffio non è qualcosa che fa piacere”.
Ha il sorriso in viso e non è arrabbiato. La delusione, come è normale che sia, c’è e il Diggia non la nasconde. Però non nasconde nemmeno la consapevolezza che nelle corse queste cose sono all’ordine del giorno e che fino a pochissimi mesi fa la sua prospettiva per quest’anno sarebbe stata quella di restare a casa sul divano, dopo che il Team Gresini ha scelto di non rinnovare il suo contratto per ingaggiare Marc Marquez. “Io sono contento di essere qui e voglio ripagare chi mi ha dato fiducia – ha detto ancora, riferendosi a Valentino Rossi, Uccio e gli altri della VR46 e di Pertamina Enduro – Dobbiamo capire cosa è successo, così da evitare che accada ancora, ma le mie sensazioni per questo fine settimana restano buone. Speriamo domani, nella gara lunga, di regalarci una soddisfazione maggiore”.
Nessun dramma, quindi, nessuna arrabbiatura e solo un po’ di spavento. Insieme a tanta voglia di ritrovare quanto prima la pista per misurarsi ancora con tutti gli altri. Soprattutto dopo aver visto che le Desmosedici 2024 non sono così imbattibili come erano sembrate nei test e che, come hanno detto sia Jorge Martin che Pecco Bagnaia e Enea Bastianini, ci sono grossi problemi di chattering. La Desmosedici 2023, invece, è sicuramente meno performante sul generale, ma offre più riferimenti grazie ai dati della passata stagione e a quanto pare vibra molto meno, risultando più gestibile su un tracciato velocissimo come quello di Losail.
Un dato di fatto, questo, su cui sembra fare affidamento anche il compagno di squadra di Diggia, Marco Bezzecchi. Il pilota romagnolo non ha mai nascosto che sta faticando a trovare il feeling con la Desmosedici 2023 e anche a Losail non ha mai potuto lottare con i primi. Però nella Sprint di ieri ha portato a casa un undicesimo posto che tutto sommato non è da buttare. “Non è stato un weekend facile fino – ha raccontato il Bez sempre ai microfoni di Sky - siamo stati anche condizionati da un problema meccanico e in questi casi partire dietro non aiuta. Non potevo fare meglio nella Sprint, anche se sono partito bene. Faccio fatica, riesco a staccare forte, ma la moto non gira. La moto non mi segue, in ingresso curva mi sento meglio, ma in centro curva e al primo stacco di gas è complicato. Sono in ogni caso contento, ho tanto supporto dal Team e da Ducati. So che dobbiamo lavorare, ci serve tempo, ma possiamo tornare competitivi".