Jorge Martin sarà pure rotto e sicuramente avrà dentro anche una gran rabbia per quello che gli è successo, però non si può dire che gli manca la voglia di fare e di offrire spunti ai suoi tifosi. Anzi, il periodo forzato di riposo sta diventando pure un’occasione per conoscere di più un ragazzo che fino a ieri aveva dato a tutti l’immagine di quello che per lavoro fa il pilota e che nel tempo libero si allena per fare ancora meglio il pilota. Invece c’è tanto altro e tutto quello che sta oltre il casco e la tuta adesso Jorge Martin ha deciso di raccontarlo su YouTube, lanciando il suo VLOG. E, proprio come gli succede spesso in gara, il campione del mondo è partito subito a cannone, mescolando curiosità, pezzi di vita quotidiana e pure “pesanti” confessioni. Pesanti quanto? Il doppio del dichiarato.

Messa così, però, suona equivoca di brutto, ma si presta per spiegare un personaggio che è così trasparente da non sapersi tenere neanche una bugia detta al capo. Sì, Jorge Martin, infatti, ha raccontato che qualche giorno fa Massimo Rivola, il CEO di Aprilia, lo ha chiamato per la classica telefonata di aggiornamento e che nel bel mezzo della chiacchierata gli ha buttato là una domanda su quanto fosse ingrassato dovendo stare fermo e con allenamenti limitati. “Gli ho detto un paio di kg – scherza Martin davanti alla telecamera con gli occhi di un bambino che sta per ammettere la bischerata – ma la verità è che sono ingrassato di quattro kg”. Il ragazzo che magari non resiste, ora che purtroppo può, al piccolo sgarro in più sulla dieta, quindi, invece del solito racconto del campione tutto rigore e disciplina a cui siamo sempre più abituati. Che non significa, sia inteso, scimmiottare gli sregolati piloti di una volta, ma mostrare umanità. E condividere quella vita che c’è oltre le corse. Nel caso di Jorge Martin la vita di un campione. Senza eccessi assurdi, ma nemmeno su freddi binari. Ma, anzi, al volante di una Aston Martin che ormai è diventata quasi un altro dei simboli del Martin pilota, visto che anche nel video in cui aveva annunciato l’assenza in Texas aveva scelto i lussuosi sedili della sua supercar inglese con cui “condivide l’altra metà del nome”.

Recovery Day with Me, è il titolo che Martin ha scelto per la prima puntata del suo VLOG e, lasciatecelo dire, c’è tanta genuinità anche in mezzo al lusso di una mega casa in Andorra e agli agi che giustamente un campione ha scelto di concedersi. “Volevo mostrarvi un po' di più di me – ha spiegato il numero 1 dell’Aprilia - un'altra versione, non dalla pista o dalle foto di Instagram. Ditemi cosa vi piace, cosa volete vedere e iscrivetevi: è la prima volta che lo faccio, ma voglio che vediate chi sono". E nel mostrarsi, forse senza saperlo fino in fondo, mostra pure gli occhi di uno che sì, se ne è inventata un’altra per ingannare il tempo, ma ha una sola prospettiva in testa e pure una gran fretta: tornare a correre e magari pure a vincere in una nuova avventura che è cominciata sotto i dispetti del destino.
“Le FP1 per me – spiega arrivando in orario a una seduta del suo programma di riabilitazione – adesso sono questo: oggi terapia superinduttiva, perché rigenera le ossa più velocemente. La camera iperbarica, invece, ti riempie di ossigeno e ti rigenera al massimo. È incredibile come antinfiammatorio: ho smesso di usare le stampelle tre giorni fa e ora riesco a camminare. Mi alleno da giorni, come un monaco, riposando e recuperando, perché l'unica cosa qui è essere costanti e continuare ad aumentare la forza giorno dopo giorno. Non avrei mai pensato che un infortunio potesse durare così a lungo. Quello di Portimao è stato duro, ma sono tornato in moto nel giro di un mese. Ora non salgo in sella da sei settimane. Ho pensato anche che non sarei mai più stato lo stesso: la mente è una stronza... Ma la verità è che adesso posso muovermi, ridere, allenarmi, mangiare bene. Quelle settimane senza poter uscire di casa mi stavano uccidendo. Ieri sono uscito in bici e le sensazioni non sono state delle migliori, ma devo solo continuare a impegnarmi”.