Marc Marquez a Austin ci ha emozionati con quei quattro giri “alla disperata” dopo la caduta, senza pedana, con la carena aperta e la tuta consumata fino a scoprire la pelle? Sì, da matti. E sono proprio imprese così che fanno innamorare, anche se per Marquez quei quattro giri non avrebbero significato nulla se non provarci per uno e poi sbollire negli altri tre, ritrovandosi superato all’esterno anche da Somkiat Chantra. Ma è il romanticismo che conta, il messaggio di chi non s’arrende neanche davanti all’evidenza che c’è più niente da fare. Solo che se Marc Marquez a Austin è stato eroico, dagli Stati Uniti arriva un’altra storia pazzesca che quasi rende piccola l’impresa del 93 al GP delle Americhe.

Il protagonista? Tyler Scott. In sella alla Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki GSX-R750, il giovane pilota, a due giri dal termine, mentre lottava nelle posizioni di vertice, è caduto perdendo completamente la carenatura della sua Suzuki. Quello che è seguito ha dell'incredibile: invece di ritirarsi, Scott ha ripreso la via della pista con una moto praticamente nuda, priva di cupolino e protezioni aerodinamiche e senza pedana. Roba inguidabile, insomma. Soprattutto in gara. Eppure in quelle condizioni ha tagliato il traguardo in nona posizione.

"È stato un weekend impegnativo a Barber – ha detto all’arrivo come se niente fosse - Nonostante la caduta, siamo riusciti a portare a casa punti importanti. Il supporto del team è stato fondamentale e guardiamo già alla prossima sfida a Road Atlanta". Le foto, però, raccontano la realtà di una impresa. Una impresa che comunque al Barber non è stata l’unica, visto che in Gara 2 a tagliare il traguardo per primo è stato Josh Hayes, leggenda americana delle corse che appena pochissime settimane fa ha compiuto 50 anni. Sì, 50 anni e 89 vittorie in carriera, mentre quasi tutti quelli che sono stati suoi avversari in passato sono pensionati da un pezzo e lui è ancora lì a giocarsela coi ragazzini.