“Non è costata neanche poco, ma in tutta questa storia si sono allineate un sacco di cose belle”. A parlare è Matteo Baiocco, ex pilota, uomo simbolo di Aprilia e, da un po’ anche figura indispensabile nel box a fianco ai piloti titolari. E’ lui l’artefice della gag più riuscita della MotoGP 2025, con Marco Bezzecchi che oggi sul podio s’è portato la mitica gamba del Garbez dell’altrettanto iconico film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ma in verità c’ha messo del suo anche la sorte. “Marco – ci ha raccontato proprio mentre Bezzecchi era nella saletta dei media scrum con i giornalisti – scherza continuamente nel box facendo riferimento alle battute di Aldo, Giovanni e Giacomo e, in particolare, agli spezzoni di Tre uomini e una gamba. Lui, da un po’, sta facendo casa e, quindi, ogni tanto pensavo a cosa avrei potuto regalargli. Volevo qualcosa di forte a livello di simbolo tra noi due, ma anche di giocoso, come è lui, come sono io e come è il nostro rapporto. E un giorno, girovagando in rete, ho trovato un sito che vende tutta roba di Aldo, Giovanni e Giacomo. C’era pure la mitica gamba e l’ho presa. Non è costata neanche poco (ride, ndr), però mi piaceva l’idea che se la sarebbe messa in casa”.

Il resto, invece, lo ha fatto il caso. O, meglio, lo ha fatto quell’odore lì di prospettiva importante che i piloti riescono a sentire prima di un qualche grande fine settimana. “Parlando – racconta ancora Baiocco – mi ha detto che si stava facendo preparare un casco speciale per Misano, che sarebbe stato di legno e, quindi, ispirato proprio a quel film e a quella gamba. Che, manco a dirlo, era in arrivo proprio in questi giorni. Ho sperato davvero che la spedizione andasse secondo tempi, perché quando mi ha rivelato del casco, dicendomi tra l’altro che era un segreto e che lo confidava solo a me, mi sono detto ‘cacchio, non aspetterò la nuova casa, ma gliela regalerò a Misano, magari ci scappa anche il risultato’. E’ così che è andata. Ma che ne sapete che è stato un mio regalo?”
A dire il vero era stato lo stesso Marco Bezzecchi, appena pochissimi minuti prima, a scelarlo, spiegando che sua è stata l’idea del casco di legno ispirato al film di Aldo, Giovanni e Giacomo, ma che della gamba non sapeva niente neanche lui, fino a che Baiocco non gliel’ha messa in mano. Sembra una roba semplice, invece nasconde qualcosa di importante: il capirsi, l’interpretarsi, l’avere lo stesso pensiero anche quando non lo si condivide o lo si vuole condividere in tempi differenti. E probabilmente è quel di più che hanno quelli di Aprilia, diversi in tutto anche in mezzo a un paddock sempre più omologato. Così come è differente il Bez, che oggi ha vinto la sua prima Sprint da pilota Aprilia e poi, una volta nella saletta dei media scrum, ha voluto mettere subito le cose in chiaro con i giornalisti: “Ho una fame incredibile. Ero molto teso e a pranzo non ho mangiato un ca*zo”.

Risata generale, clima rilassato da subito, gamba appoggiata sul muro dietro la sedia e, poi, il racconto di una giornata che adesso merita solo di finire con una cena a porzioni abbondanti. “Non festeggerò questa sera – dice il Bez – c’è domani, quindi abbiamo ancora del lavoro da fare nel box. Comunque è innegabile che è stata una giornata fighissima. La pole è stata importante, anche perché vale pure per domani. Vincere qui a Misano, con questa atmosfera, è bellissimo. Il casco GarBez? Sono sempre stato un super mega fan di Aldo, Giovanni e Giacomo. Sono cresciuto con i loro film e sketch, i miei genitori me li facevano vedere sempre. Nel box ho iniziato a fare battute loro per ridere e incredibilmente mi capivano tutti! Allora ho pensato: per Misano devo fare qualcosa di divertente. Garbez ha fatto la gamba di legno, allora GarBez può fare anche un casco di legno! È venuta bene. La gamba, invece, è tutta un’idea di Baiocco… andate da lui a chiedere! (e è esattamente quello che abbiamo fatto, ndr)”.
Il resto è il racconto di una giornata in cui Bezzecchi ha voluto anche andare a stringere la mano a Marc Marquez. “Mi sembra normale che io sia andato a dargli la mano, dispiace sempre quando un avversario si stende – racconta ancora il Bez - Non mi aspettavo il sorpasso lì, ma avevo fatto un paio di errori consecutivi – Oggi alla curva Quattordici e alla Quattro ho fatto in paio di leggerezze e lui s’è avvicinato molto. Pensavo provasse alla curva Otto e invece si è buttato prima. Sapevo che potevo battagliare con lui. È sempre dura, ma mi sentivo in grado di provarci. Mi è dispiaciuto per la sua caduta, poi ho dovuto combattere con suo fratello Alex. Se mi aspetto che vorrà la rivincita domani? Sicuramente va sempre considerato, come tanti altri con la Ducati: i due VR46 vanno fortissimo, Alex e Pecco pure. Marc sembra faccia più fatica, ma in gara è sempre lì. L’ho salutato perché è giusto così. Non è mai bello quando un rivale cade. Quanto ai miei due errori, sono stati causati da piccole perdite di concentrazione, ma non ero proprio al limite”.
Adesso, però, è a domani che c’è da pensare. Anche perché questo fine settimana può davvero diventare perfetto. “Sapevamo di poter fare bene – ha concluso il Bez - Avevamo messo buone basi ieri e stamattina nelle FP2 mi sono trovato ancora meglio. In qualifica ho fatto due errori, quindi per la pole non ci speravo più, ma ho dato il massimo per stare almeno in prima o seconda fila. Invece alla fine è arrivata la pole. Non me lo aspettavo, è stato frutto di un lavoro ora dopo ora. Domani? Sicuramente ci sarà il doppio dei giri. Le gomme non si consumano troppo qui, ma gestire quel pelino in più potrebbe fare la differenza”.