Secondo in pista, quattordicesimo solo sulla carta. Maverick Vinales ha affidato ai suoi profili social un commento per quanto accaduto nella notte di Lusail, con la penalità di sedici secondi per pressione irregolare del suo pneumatico anteriore. Una decisione, quella della Race Direction, arrivata più di un’ora dopo la festa del podio e che inevitabilmente farà parlare ancora a lungo, visto che, come anche su MOW abbiamo già scritto a caldo, la regola voluta da Michelin, per quanto giusta essendo nata in nome della sicurezza, dovrà essere necessariamente rivista nella sua applicazione.
Tutti discorsi, però, che almeno per il momento non sembrano interessare più di tanto allo stesso Vinales e a tutta KTM, galvanizzati da quanto fatto in pista e dai segnali arrivati da Lusail. Anche perché, come Enea Bastianini ha svelato senza poter dire più di tanto, la moto guidata dallo spagnolo aveva caratteristiche diverse rispetto alle “solite” RC-16.

Maverick Viñales: “Mi sono liberato di tanta rabbia”
Nesusno spazio, almeno nelle dichiarazioni, per la delusione. Vinales si è detto soddisfatto della sua prestazione e del progresso della squadra e ci ha tenuto a ribadirlo nella sala stampa di Lusail: "Mi sentivo bene, mi sono liberato di tutta la rabbia accumulata durante la pre-stagione". I sedici secondi pesano sulla bilancia meno di quanto pesi la voglia di riscatto e la sensazione di aver imboccato finalmente la strada giusta, anche perché, come il pilota ha voluto ricordare, le eventuali responsabilità per quanto accaduto non sono sue.
"Non è compito mio, è compito del tecnico. Se succede qualcosa, che se ne occupi il tecnico – ha tagliato corto lo spagnolo – Sono cose che possono succedere e non sono arrabbiato. Sognavo fin da bambino di correre con i colori di KTM e ora sono qua, la squadra ha fatto un gran lavoro e dobbiamo solo continuare a migliorare. Mi trovo bene, sono felice e non sono pentito della scelta fatta alla fine della scorsa stagione. Ora andiamo a Jerez con uno spirito differente, al di là di quello che è successo qui, perché la pista ha parlato chiaro”. Nonostante la penalità, quindi, Vinales ha mantenuto un atteggiamento positivo.
Pedro Acosta: “E’ ingiusto, si alterano i valori”
Chi, paradossalmente, si è arrabbiato più del diretto interessato è Pedro Acosta. Il giovanissimo talento spagnolo ha espresso tutto il suo disappunto per la penalità inflitta a Vinales, “che ha alterato il risultato del GP del Qatar”. Acosta, che ha chiuso ottavo, ha addirittura usato il termine “ingiustizia”. “Non possiamo non considerare – ha proseguito - che sono tante le condizioni che possono influenzare la pressione degli pneumatici e che le regole attuali potrebbero costare podi o vittorie ai piloti. Ci sono stati altri che hanno avuto lo stesso problema di Maverick, ma in certe situazioni è un dato di fatto che il valore venga alterato. Bisognerebbe pensare a qualche modifica per l’applicazione di questa regola”.
Nell’enfasi del post gara, Acosta ha commentato anche le tante voci riguardanti il suo futuro e il presunto rallentamento nello sviluppo della KTM RC16 a causa di problemi economici. “La squadra – ha tagliato corto - sta lavorando duramente per migliorare la moto e che il mio contratto con KTM rimane solido: ho fiducia nel progetto KTM e anzi ringrazio per tutto quello che KTM sta facendo. Il risultato di Maverick oggi dimostra che stiamo arrivando”.
Enea Bastianini: “Maverick qui aveva una moto diversa che io non posso avere”
Sì, il Qatar con Vinales ha detto che KTM comincia a vedere la luce, anche se Enea Bastianini, in sala stampa, ha precisato che la moto portata in pista dal suo compagno di squadra è molto diversa dalla sua e dalle altre RC-16. “Sono partito dalla ventunesima posizione e sono riuscito a risalire la classifica – ha detto l’italiano - ma ho avuto difficoltà nei sorpassi e nelle curve veloci sul lato sinistro della pista. Mi aspettavo qualcosa di più”.
Feeling diverso dalle gare precedenti, quindi, e scelte tecniche che hanno funzionato meno di quelle fatte nell’altro lato del box, con Bastianini che svela: “Maverick sta usando una moto diversa dalla nostra, ma non posso dire di più perché a noi non è consentito utilizzarla. Ciò non toglie che gran parte del merito del risultato di oggi sia sua: è stato veloce e si è adattato da subito, partendo bene già dal venerdì. Questa è una buona notizia anche per me, perché significa che a Jerez potremo avere soluzioni in più da valutare”.