Stesso finale per la settima volta su otto in totale: Marc Marquez davanti a tutti. La trama, però, è stata un’altra, perché Marc Marquez ha dovuto faticare più del solito per portare la sua Desmosedici del team Lenovo per prima sotto la bandiera a scacchi di Lusail. Già in partenza l’otto volte campione del mondo non ha avuto il solito spunto e s’è ritrovato con Franco Morbidelli davanti e suo fratello Alex a fianco. E’ stato proprio Alex a complicargli tuto, toccandolo e rischiando di tirarlo giù, oltre che lasciandolo senza un pezzo volato via dalla sua Ducati. Ne ha approfittato Maverick Vinales, sorprendente con la KTM, che si è messo lì mentre da dietro veniva su Pecco Bagnaia, protagonista di una mega rimonta al primo giro dopo essere partito dall’undicesima posizione e mentre Fabio Di Giannantonio andava a completare il quartetto di testa.

“Avevo visto che Morbidelli andava forte – ha poi raccontato Marquez – ma non credevo avesse quel passo. Però sono rimasto tranquillo perché ero sicuro che non poteva durare”. Non è durato e, decimo su decimo, il 93 ha recuperato terreno, gestendo la gomma e costringendo l’italiano, invece, a chiedere troppo al suo pneumatico. Il tutto mentre Alex Marquez, che poco prima aveva rischiato di buttare fuori suo fratello, rovinava su Fabio Di Giannantonio, massacrandogli la domenica. Per il piccolo dei fratelli di Cervera anche un long lap di penalità, con le ambizioni da podio andate a farsi benedire e un settimo posto finale che, per come s’era messa, non è affatto terribile.
“Quella di Marc – ha detto Gigi Dall’Igna subito dopo la bandiera a scacchi - E’ stata una vittoria intelligente, credo abbia gestito abbastanza durante la gara e sul finale ha fatto due gran giri veloci. Importante superiorità. Sono molto contento anche per Pecco, non era facile oggi dopo la giornata di ieri”. Poche parole per raccontare di due Ducati ancora sul podio, con nel mezzo un Maverick Vinales che non ha potuto godersi a pieno l’importante (e straordinario) risultato. Perché il pilota di KTM è stato a lungo sotto investigazione per la pressione degli pneumatici. Il brutto giallo di giornata, però, è stato un altro e ha riguardato ancora una volta Aprilia e Jorge Martin, con il campione del mondo che, dopo un passaggio sul cordolo, ha perso il controllo della RS-GP, cadendo a terra e finendo travolto da Fabio Di Giannantonio. “Jorge Martin – scrivono da Aprilia - ha subito un trauma al torace, il pilota è cosciente senza problemi agli arti. Contusione costale a destra con pneumotorace. Sarà portato in ospedale per eseguire una TAC per approfondimento”.
Tornando alla cronaca della gara, invece, se il fratello di Marc Marquez ha rischiato di rovinare pesantemente la domenica del 93, “l’amico fraterno” di Pecco Bagnaia, Franco Morbidelli, ha venduto carissima la pelle nella bagarre con il compagno di Ranch. “E’ stata lotta dura e vera” – ha detto Pecco a fine gara. L’ha spuntata il pilota del Team Lenovo, ma probabilmente lasciando proprio in quelle curve la possibilità di agganciare il treno dei due davanti, che in quell’istante erano Maverick Vinales e Marc Marquez. Segno, insomma, che in questa MotoGP non esistono fratelli e nemmeno amici. Morbidelli, poi, chiuderà quarto davanti alla Honda di Johann Zarco, seguita a sua volta dalle Ducati azzurre di Fermin Aldeguer e Alex Marquez. Chiudono la top 10 Fabio Quartararo, Pedro Acosta e Marco Bezzecchi.
Ma quand’è che Marquez ha superato Vinales guadagnando la vetta? Nell’ultimo terzo di gara, approfittando di un errore del pilota della KTM e poi iniziando a martellare su ritmi impressionanti. "L'avevo detto prima della gara che c’era da gestire l'anteriore – ha detto il 93 - Morbidelli se ne andava, ma io lo immaginavo: sapevo che con quel ritmo non sarebbe andato lontano, sono stato tranquillo. Poi quando ho visto Pecco superarmi ho capito che dovevo andare veloce. Quando ho visto la KTM pensavo si trattasse di Acosta, invece era Vinales. Questi due o tre decimi risparmiati mi hanno permesso di vincere in Qatar".
Vincere e allungare su quel Pecco Bagnaia che – mentre aspettava di capire se ci sarebbe stata penalità o meno per Maverick Vinales – ha ribadito di avercela con se stesso e solo con se stesso. “E’ bello - ha detto - essere sul podio, ma sono arrabbiato per ieri. Devo riuscire a fare il sabato ciò che mi riesce la domenica. Devo essere contento per oggi, è difficile capire che strategia utilizzare, negli ultimi giri non ne avevo più nel posteriore. Sono contento per il team, che fa ogni volta un lavoro stupendo. Dobbiamo continuare così".
