Nella serata di ieri è arrivata una tragica notizia che ha sconvolto il mondo del motorsport italiano e non solo: a 62 anni, dopo una dura battaglia contro la malattia, è scomparso il giornalista ed ex portavoce della Ferrari Alberto Antonini a Bologna dove era ricoverato al Sant’Orsola. Nella sua lunga carriera nel mondo delle quattro ruote, e soprattutto della Formula 1, ha scritto per molte testate - da Auto Sprint al Corriere della Sera passando per l'ultimo approdo a Formula Passion - ma in molti appassionati lo ricorderanno per gli anni in rosso, come portavoce e responsabile comunicazione Ferrari nel periodo Arrivabene.
Lo ricordano in queste ore i tanti colleghi che attraverso articoli e post social celebrano la sua passione, la qualità del suo lavoro e la simpatia che ha sempre portato nel paddock. Sul Corriere della Sera un articolo a firma di Daniele Sparisci lo saluta così: "Ciao Alberto, Godspeed come dicono gli inglesi. Che in dialetto non si può tradurre. Ma forse tu troveresti il modo". Mentre su Twitter Giorgio Terruzzi scrive: "Con Alberto Antonini abbiamo condiviso piste, storie, chilometri. Un compagno per un lungo viaggio carico di intensità e passione. Così è un dispiacere fondo dirgli addio. Ciao caro Alberto. Ma dimmi tu se si può".
![20231215 104355943 3497](https://img.stcrm.it/images/35258161/2000x/20231215-104355943-3497.jpg)
Su FormulaPassion troviamo invece un editoriale di Mauro Coppini dal titolo "Alberto Antonini, l’uomo che liberava le emozioni della F1" in cui - su di lui - leggiamo "Ancora una volta la sua capacità di liberare una Formula 1 prigioniera di una complessità sempre più soffocante, attraverso il ricorso alle emozioni che esse stesse producevano, hanno contribuito a fare di uno sempre più spaesato lettore un consapevole protagonista".
A ricordarlo anche Maurizio Arrivabene, con cui Antonini ha lavorato a stretto contatto nel periodo in Ferrari: "Alberto, Uomo educato e per bene, un professionista preparato di grande umiltà e umanità (doti non comuni oggi dove tutti si sentono fenomeni), ma soprattutto un caro amico, gli volevo bene. Un abbraccio, Maurizio". Attraverso i canali social sono molti i colleghi e addetti ai lavori che lo hanno ricordato in queste ore, da Federica Masolin all'ex pilota Ferrari Jean Alesi, in un cordoglio che dimostra ancora una volta quanto fosse amato e apprezzato in Formula 1.