Nel tratto tra l’ultima curva e la linea del traguardo lo hanno passato in due, con Pecco Bagnaia che ha chiuso la Sprint di Portimao all’ottavo posto. Poteva essere un sesto. Ma, certo, per essere felici ci vuole altro. Solo che tutti i piloti, tutti davvero, hanno un mantra: conoscere il problema rende meno pesanti le sconfitte. E quella legge l’ha fatta valere ieri a Portimao anche lo stesso Bagnaia, presentandosi in sala stampa con un mezzo sorriso e la certezza, questa volta, di conoscere i perché: le gomme che non hanno retto alla trazione della sua Desmosedici e al suo stile di guida. E’ un Pecco sicuramente non contento, sicuramente sui pensieri, ma altrettanto sicuramente meno nervoso rispetto alle ultime uscite, quando continuava a ripetere di non riconoscere la sua moto. C’è tanto lavoro da fare, ma pure la percezione che, finalmente, s’è capito in che direzione andare. Anche se ormai la stagione è stata quello che è stata e le occasioni che restano non basteranno a raddrizzare un’annata da dimenticare.
Qualcosa nel box di Ducati è cambiato. C’entra l’assenza di Marc Marquez? Sì e no, nel senso che di certo non c’entrano gelosie, complotti o maggiori e minori considerazioni, ma c’entra, invece, il lavorare tutti sulla soluzione di problemi che dovranno necessariamente essere mesi alle spalle prima dei test di Valencia. Così da cominciare a sviluppare la nuova moto sapendo che per Marc Marquez ci sarà da aspettare ancora, ma senza tirarsi dietro tutti i guai che per Pecco Bagnaia hanno condizionato il 2025. Sembra, insomma, un Bagnaia più sereno. Un Pecco che, paradossalmente, riesce a sorridere di più dopo un ottavo posto nella Sprint di Portimao che in altre circostanze in cui magari il risultato è stato un po’ migliore, ma la moto gli restituiva sensazioni pessime. “Qualche miglioramento c’è stato – ha detto - Ho smesso di aspettarmi troppo, ma oggi il problema è stato con la gomma posteriore e non l'ho gestita bene durante la gara: gli altri erano più veloci, ma non sono riuscito a stargli dietro. Non avevo trazione, poi ho spinto troppo e ho finito completamente la gomma posteriore poco prima della bandiera a scacchi".
“Abbiamo qualche idea – ha poi replicato questa mattina, subito dopo il warm up, Davide Tardozzi – siamo riusciti a trovare un pochino di grip in più con Pecco e vedremo come andrà. Di sicuro Alex Marquez, Marco Bezzecchi e Pedro Acosta sembrano essere più a posto”. Nessuna illusione, quindi, con lo stesso Bagnaia che già ieri aveva spiegato di non aspettarsi chissà che cosa dal risultato, ma di voler tornare a casa da Portimao con sensazioni ancora migliori. “Domani (oggi, ndr) riaggiusteremo qualcosa – ha tagliato corto - Comunque non sono messo male come in altre gare, ho più o meno le sensazioni di Sepang. Parto in seconda fila e è una situazione diversa. L'ottavo posto di oggi di certo non è quello che voglio, ma partire quarto va abbastanza bene per provare a fare qualche passo avanti. I primi tre hanno un altro passo e non ho la stessa trazione, ad esempio, di Alex Marquez o anche Fermin Aldeguer”.
Intanto, dopo il warm up del mattino che sembra aver permesso di trovare qualche soluzione migliorativa, nel box Ducati s’è deciso di provare sulla Desmosedici di Pecco Bagnaia una frizione diversa, soprattutto per migliorare la partenza. “Nella Sprint la mia partenza non è stata disastrosa, ma non si può dire che io sia partito bene visto che comunque ho perso una posizione – ha concluso l’italiano del Team Lenovo – Però è tutto il week end che facciamo fatica con la partenza, con la moto che si solleva in maniera anomala, quindi per la gara lunga proveremo una frizione diversa o qualcosa che potrà aiutarci a partire meglio”.