Proprio tu Bruto, figlio mio? È la più celebre delle esclamazioni della storia, quella che racconta del tradimento dei tradimenti. E adesso è tornata attuale pure in MotoGP, perché ok che Marc Marquez ha lasciato la Honda dopo un’intera storia scritta insieme, ma l’ultima voce che circola nel paddock è grossa davvero. Aleix Espargarò starebbe parlando con Honda per un trasferimento clamoroso nel team Repsol, in sostituzione proprio di Marc Marquez. Il pilota spagnolo, contrariamente a quanto fatto da Maverick Vinales e Miguel Oliveira quando sono stati contattati da Honda, avrebbe risposto “parliamone”.
E, se è vero, ad Aprilia dovrebbe bastare per mandarlo caldamente a quel paese. Anche se non succederà, anche se è solo un “vediamo cosa avranno da dirmi”. Perché nella MotoGP attuale di certezza ce ne era una sola: Aleix Espargarò e Aprilia sono una cosa sola. Quel marchio gli ha dato fiducia quando per tutto il mondo Espargarò era un mezzo beneficiato arrivato in Classe Regina più per circostanze che per talento. Insieme, con l’etichetta di quelli che non ce l’avrebbero mai fatta, si sono messi giù a lavorare sodo, scrivendo pagine sempre più belle, sempre più accattivanti, fino a arrivare, sempre insieme, a sfiorare pure il sogno di un titolo mondiale. In Aprilia lo chiamano “il capitano” e è quello a cui tutto è perdonato sempre, perché ha fatto tanto, ma anche perché quando ci sono affetto e riconoscenza si è pronti pure a passare sopra a qualche intemperanza e sceneggiata fuori luogo nei box.
Tanto che quando s’è cominciato a parlare di Espargarò pronto a trattare con Honda la reazione dei più è stata una risata. Impossibile. Invece a ricordare a tutti che non c’è niente di impossibile nelle corse è stato proprio il pilota spagnolo: “E’ bene parlare con tutti e ascoltare le proposte che arrivano. E’ vero che ci sono i contratti, ma è vero pure che le ultime vicende dimostrano che se si è d’accordo i contratti possono essere anche rescissi”. Per Espargarò sedersi a un tavolo con Honda potrebbe anche rappresentare la rivincita di una carriera e magari una prospettiva migliore da un punto di vista economico, visto che ha già detto che intende correre per un solo anno ancora prima di dedicarsi alla famiglia e al ciclismo. Solo che queste valutazioni sarebbero state sacrosante per un qualsiasi altro pilota, ma non per Aleix Espargarò. E solo l’idea che possa davvero parlare con qualcuno di diverso da Aprilia per chiudere la sua carriera suona di tradimento. Non di scappatella. Ma di tradimento vero. Anche se non si è consumato e non si consumerà.
Dalla Thailandia, infatti, i soliti ben informati fanno sapere che Alberto Puig e il manager di Fabio Di Giannantonio si sono già praticamente stretti la mano. Espargarò è una possibilità, ma verosimilmente non sarà la scelta. Solo che a questo punto, sia perdonata la franchezza, dovrebbe essere Aprilia a ricordarsi le parole dello stesso Espargarò: “Si parla con tutti e i contratti si possono anche rescindere”. Anzi, cara Aprilia, se è vero non te lo meriti è meglio chiuderla qui.