Anche quest'anno sono ben otto le Ducati in pista, quattro Desmosedici 2024 affidate al Team Pramac (e alla squadra factory, ovviamente) e quattro in versione 2023 nelle mani dei piloti del Team Gresini e VR46. I tam satellite possono quindi utilizzare la moto che l'anno scorso ha terminato al primo e secondo posto della classifica mondiale, ma il passaggio dalla versione precedente a questa non è stato del tutto indolore. I numeri e i risultati in pista dicono che la 2023 è senza dubbio più performante di quella dell'anno successivo, ma non sempre prestazioni migliori significa migliori piazzamenti. Almeno nell'immediato. In buona sostanza è questo il succo delle dichiarazioni rilasciate a margine di un evento da Alex Marquez, discorso però che si potrebbe fare anche con Marco Bezzecchi. Il più giovane dei fratelli Marquez, infatti, pur guidando una Ducati da più tempo sta facendo più fatica del fratellone Marc a trovare il giusto feeling con la moto.
Nelle tre gare disputate fino ad ora Alex ha raccolto solo 14 punti facendo meglio solo di Franco Morbidelli (0 punti) tra i piloti Ducati.
"Quest'anno - ha dichiarato Alex - spero di continuare a divertirmi e, soprattutto, nella squadra in cui mi trovo, siamo come una famiglia e ci godiamo molto le gare" per poi ammettere che la Desmosedici GP23 è "Un po' più critica per il mio stile di guida, ma ha più potenziale".
Possibile che una moto con prestazioni migliori possa essere un problema invece che un aiuto? Il giovane Marquez spiega così questo apparente paradosso: "la GP23 va molto più veloce, questo spingere di più al limite. E' una moto competitiva e può comportarsi bene su molti circuiti, dovremo sfruttare le opportunità che abbiamo per salire sul podio ed essere davanti".
Insomma, il giovane Marquez non sembra troppo preoccupato per questo inizio non esaltante, innanzi tutto perché la stagione è appena iniziata, inoltre perché il suo obiettivo per quest'anno è "Continuare a crescere come pilota". Infatti, ha proseguito, il 2024 rappresenta "un anno di crescita, di evoluzione. Questo è l'obiettivo: commettere meno errori, essere più avanti e cercare di essere più costanti. Sarebbe questo il vero passo avanti, essere più regolarmente tra i primi sette".
Un risultato che, guardando alle stagioni, passate, sembra realistico da raggiungere, ma evidentemente il passaggio da una Desmosedici all'altra, pur rimanendo in casa Ducati, non è così semplice come può sembrare.