La MotoGP 2023 c’ha regalato alla terza gara un altro inedito assoluto: il podio che crea problemi. Ci viene da definire così, infatti, il secondo posto conquistato da Alex Rins nella Sprint del GP delle Americhe, perché se da un lato il pilota spagnolo ha riportato una Honda dove dovrebbe stare, dall’altro ha dimostrato che in casa Honda non ne azzeccano una. E a casa c’è pure un certo Marc Marquez che, adesso, vede messa in discussione la sua leadership. Perché Alex Rins, subito dopo l’Argentina, aveva lamentato un atteggiamento da parte di HRC non proprio collaborativo.
“Sento di non essere tenuto abbastanza in considerazione – aveva detto il pilota spagnolo – Ci sono delle gerarchie e gli ingegneri giapponesi sono molto rigidi”. Un modo per dire che in Honda ascoltano solo Marc Marquez, tanto che in Argentina Alex Rins era stato costretto a scendere in pista con un telaio che lui aveva già bocciato, ma che, a quanto pare, piace a Marc Marquez. In Texas, invece, il pilota di LCR è potuto tornare al telaio standard e è andato subito forte, molto più forte di quanto fatto dall’unico pilota ufficiale Honda in griglia, Joan Mir, e molto più forte anche di quanto ci si potesse aspettare da una Honda. Come se quel senso di delusione si fosse trasformato in capacità di rivalsa.
Al di là dei punti conquistati, ora, per lo spagnolo c’è una gran bella soddisfazione di cui godere, mentre per Honda potrebbero cominciare ulteriori problemi. Perché questo podio dimostra che la bussola è persa davvero. In primo luogo perché HRC ha scelto per il team ufficiale un Joan Mir che sarà pure campione del mondo, ma che già nel 2022 aveva ottenuto risultati meno pesanti di quelli di Rins, e poi perché proprio Mir, al contrario di Rins, non ha mai avuto un buon rapporto con Marc Marquez.
Un errore che comunque, ormai, appartiene al passato. Mentre nel presente, visto il risultato di oggi, potrebbe essercene un altro: ostinarsi sulla strada indicata da Marc Marquez e continuare a non tenere in considerazione quella che, invece, Alex Rins ha dimostrato essere produttiva. A Jerez, nei giorni scorsi, il collaudatore Stefan Bradl ha provato un ulteriore aggiornamento del telaio che dovrebbe rendere la moto più performante in uscita di curva, proprio come richiesto da Marquez. Rins, però, oggi ha dimostrato che questa RC213V vuole, probabilmente, solo un modo di guidare meno aggressivo e più pulito. “Sto spremendo la Honda al massimo – ha detto il pilota spagnolo di LCR – credo di aver fatto un gran lavoro perché è vero che questa pista mi piace, ma credo di essere andato veramente forte oggi.