Per Pecco Bagnaia è il terzo anno a Madonna di Campiglio per Campioni in Pista. È anche il primo senza aver vinto un titolo mondiale il mese prima, eppure sembra di vedere un pilota cresciuto moltissimo nell’ultima stagione. Qualcuno dice che in questo sport o vinci o impari. Lui l’anno scorso ha vinto il numero esagerato di 11 GP, sbagliando poco in generale ma tanto in gara, al punto che a fine stagione gli è rimasto soprattutto da imparare. L’ha fatto. È un Bagnaia calmo, determinato, sicuro di sé come mai prima d’ora quello seduto sulla Ducati GP25 con un microfono in mano. Di Marc Marquez parla tanto e non si nasconde, nemmeno quando gli fanno presente che - a differenza sua - lo spagnolo non si è mai fatto grossi problemi con gli altri piloti: “Io sarò un gentleman anche con Marc Marquez, se lui vorrà fare il contrario a me non importa”. È un Bagnaia granitico, questo qui. Uno che parte con le idee chiarissime, anche quando dice che “I giochini mentali con me non attaccano”, perché lo dice con una faccia tale che è impossibile non credergli.
“L’inverno è stato bello, il viaggio di nozze… ho potuto riflettere molto ed è stato bello rilassarmi con mia moglie, senza però lasciare a casa niente. Mi sono anche allenato sempre durante tutto il viaggio, non ho mai pensato di rilassarmi completamente. Mia moglie è fantastica sotto questo punto di vista e mi aiuta anche ad analizzare tutte le cose”, ci racconta tranquillo. È un Bagnaia vincente quello che parla oggi. Poi la stagione darà risultati, problemi e situazioni forse difficili da prevedere, eppure se prima poteva sembrare l’uomo da battere ora questa sensazione è decisamente amplificata. "Siamo pronti, iniziamo anche prima rispetto al solito. Tempo per allenarsi è sempre meno, sono sempre più attività da fare, bisogna cercare di trovare sempre il tempo”, la sua risposta quando gli viene chiesto della preparazione. “Stare qui non è tanto diverso rispetto agli ultimi due anni, parto con il 63 e la volontà estrema di riportare l’uno sulla carena. Considerando la stagione scorsa, correre col 63 mi ha dato tanto da pensare. Abbiamo dimostrato di essere i più forti durante la stagione ma non è bastato, c’è qualcosa da fare di più”.
E poi ancora: “Io e Marquez come Goggia e Brignone? Onestamente non ho mai avuto problemi con nessuno e non penso che ne avrò. So quanto sarà fondamentale lavorare insieme e cercare di unire le forze per tirare fuori la miglior situazione a livello tecnico. Lo stiamo facendo bene e continueremo così, è sempre bello avere uno stimolo e un compagno di squadra forte. Proveremo a batterlo, stimolandoci”.
Solo qualche giorno fa, al Ranch di Tavullia, Valentino Rossi ha parlato di un 5% extra che Pecco dovrà tirare fuori per fregare gli altri piloti. Quando glielo ricordiamo, risponde così: “Dove tirarlo fuori? È più figurativo, non è qualcosa che devo cercare. Ne ho vinte 11, ma se ne avessi vinte 10 stendendomi una volta in meno sarebbe bastato uguale, alla fine non bisogna trovarlo nella performance o nella prestazione pura, lì siamo a posto. QA me ha cambiato molto l’idea - e mi è piaciuta - una grande verità di Gigi Dall’Igna: è più facile imparare a non cadere che a vincere”.
Questo si qualifica piuttosto chiaramente come il Francesco Bagnaia più completo, veloce, determinato e sicuro che si sia mai visto in MotoGP. Ed è qualcosa più di una sensazione: lo afferri guardandolo negli occhi, parlandoci. È un uomo che sa di poter tornare in alto e ha già tracciato la strada per arrivarci.