Lasciateci fare i caz*oni: su MOW sono almeno due anni che lo diciamo. Che cosa? Che Repsol, il colosso spagnolo del settore petrolifero, avrebbe messo fine alla sua partnership con HRC a partire dal 2025. Adesso, però, quella notizia è a un passo dall’ufficializzazione, come hanno anticipato i colleghi di motorsport.com. Sembra, infatti, che i dirigenti di HRC e quelli di Repsol non si siano neanche incontrti per discutere entro i termini previsti dal contratto della possibilità di un rinnovo. E questo, tradotto in termini terra terra, significa una cosa sola: la livrea più iconica della MotoGP è destinata a scomparire. Dopo trenta anni esatti e dopo aver vinto più di chiunque altro.
Sulla decisione ha influito però solo in parte l’addio di Marc Marquez a Honda. E sostenere che Repsol lascia solo perché sopra la moto con i suoi colori non c’è più il 93 è sbagliato. Perché in verità in casa Repsol s’era iniziato già qualche tempo fa a valutare una riduzione dell’impegno economico verso Honda, anche attraverso un dettagliato studio su costi e benefici che aveva portato, alla fine della passata stagione, a far valere una opzione per ridurre la presenza del logo sulla carena della RC213V e, di conseguenza, anche la spesa per “l’acquisto dello spazio”. L’addio di Marc Marquez ha sicuramente influito in questa decisione, così come ha certamente influito la tremenda crisi di risultati in cui Honda è piombata. Ma sulla decisione di chiudere definitivamente con Honda il motivo alla base di tutto è un altro.
Repsol, infatti, è da anni (probabilmente da più anni degli altri) impegnata nella ricerca per la produzione dei carburanti sintetici e sembra che i loro prodotti risultino, almeno al momento, più performanti di quelli di parte della concorrenza. Il fatto che con i nuovi regolamenti della MotoGP sarà introdotta una percentuale maggiore di utilizzo di carburanti sintetici ha portato Repsol a farsi una domanda: vale la pena continuare a identificarsi con un solo marchio e una sola squadra?
Non ci vogliono geni del marketing per capire che la risposta a quella domanda è “no, non vale la pena”. Perché la MotoGP cambierà radicalmente e perché la strada che si andrà a prendere sarà sempre più ecocompatibile, nella direzione esatta che a Repsol interessa. Ecco perché l’investimento che attualmente Repsol fa su Honda non sarà spostato dal Motomondiale, ma sarà distribuito su più squadre, o anche su sponsorizzazioni più generiche, visto che inevitabilmente sarà uno dei fornitori dei nuovi carburanti. Sul fronte Honda, invece, premesso che un colosso così può anche permettersi di correre una stagione senza sponsor principale, sembra che ci siano già contatti avviati per il rimpiazzo, sempre secondo quanto riferito da motorsport.