La maglia azzurra. E’ così che si identifica l’Italia nello sport e è così, vestendosi d’azzurro, che Ducati ha scelto di onorare il Gran Premio d’Italia al Mugello. Un tributo alla storia sportiva del Paese e, sia chiaro, non solo al calcio, visto che tra l’altro, soprattutto ultimamente, di soddisfazioni italiane ce ne sono molte di più nel motorsport o nel tennis, ad esempio, che nel pallone. Divagazioni a parte, però, la notizia è una: la Desmosedici sarà tutta azzurra al Mugello, così come saranno vestiti d’azzurro i piloti e tutti i meccanici nel box.
"Le Nazionali Azzurre regalano emozioni a milioni di italiani – ha detto Mauro Grassilli nel comunicato diffuso da Borgo Panigale insieme alla gallery con le foto di Pecco e Bastianini in azzurro - e noi sentiamo di fare lo stesso durante i weekend di gara, rappresentando il nostro Paese sui circuiti di tutto il mondo. In occasione del Gran Premio del Mugello abbiamo quindi scelto di creare un legame tra la passione Rossa che ci contraddistingue in pista e il colore Azzurro che ci unisce nel nostro amore per questo sport".
Adesso, stanno commentando i più maliziosi sui social, bisognerà vedere quale sarà la mossa di Aprilia. Malizie escluse, però, l’analogia più simpatica che viene in mente tra Ducati e l’Azzurro della Nazionale è “il cucchiaio”. Perché il famoso “cucchiaio” di Ducati è stato, di fatto, l’inizio dell’egemonia tecnica della Desmosedici, con Gigi Dall’Igna che, rispolverando un vecchio progetto di Aprilia e lavorando su un nome che non risultasse palesemente in conflitto con il regolamento, riuscì a mandare in pista la prima di quelle diavolerie che poi gli hanno permesso di diventare l’ingegnere di riferimento in MotoGP. Il cucchiaio di Dall’Igna che fa tornare alla mente, quindi, la celebre uscita di Francesco Totti quando, nella semifinale degli Europei del 2000, si presentò davanti al portiere dell’olanda per un rigore decisivo dicendo ai compagni di squadra “je faccio er cucchiaio”.
Quel cucchiaio è diventato “il colpo” che ha consacrato Francesco Totti così come il cucchiaio di Ducati è stato il colpo che ha consacrato Gigi Dall’Igna e che ha dato avvio alla lunga storia di ali, appendici aerodinamiche, abbassatori e marchingegni vari che hanno permesso alla Desmosedici di trasformarsi in pochi anni da moto con cui vinceva solo Casey Stoner a moto che chiunque vorrebbe guidare.L'obiettivo di fare a tutti il cucchiaio ancora una volta,ma questa volta davanti al pubblico del gran premio di casa, d'altra parte c'è e a Borgo Panigale adesso c'è solo una livrea speciale a ribadirlo.