Tornare a vincere, o comunque a lottare per farlo, genera uno stato dell’anima e del corpo simile a quello di una sbronza. Viene da dirlo guardando le immagini di Marc Marquez subito dopo la bandiera a scacchi di Barcellona, con l’otto volte campione del mondo che s’è lasciato andare in ogni modo. Arrivando persino a parcheggiare la sua Desmosedici sotto la tribuna e poi a dare vita a un (improponibile, ma simpaticissimo) balletto usando le protezioni gonfie d’aria come fossero cubi in discoteca. Il 93 ha poi continuato a festeggiare in preda all’euforia anche al parco chiuso, ritrovando piena lucidità solo per qualche istante. Quando? Quando ad abbracciarlo ci è andato Claudio Domenicali.
Un abbraccio non certo di circostanza, come testimoniano le telecamere di Sky che hanno ripreso tutto, con gli occhi dei due che hanno praticamente detto tutto quello che c’è da dire. La stima è evidente. Così come è evidente la volontà da parte di entrambi di non dirsi addio. Dopo quell’abbraccio il dubbio di molti è diventato una certezza: Marc Marquez continuerà con Ducati. L’ha fatto capire anche lo stesso Domenicali, sempre a Sky, sia in collegamento con Guido Meda sia al microfono di Rosario Triolo, spiegando, senza sbilanciarsi troppo, che una decisione definitiva ancora non c’è, ma che in casa Ducati si sta lavorando per prospettare tutti gli scenari possibili. “Non posso riferire cosa ci siamo detti – ha scherzato Domenicali – In verità ci siamo scambiati i complimenti, abbiamo un ottimo rapporto. Lui è uno dei piloti che vogliono la nostra moto”.
L’amministratore delegato tiene il ruolo. Non si sbottona. E è giusto che sia così. Ma qualcosa si capisce lo stesso: la decisione vera e propria non è stata realmente presa. Non perché in Ducati non sappiano ancora cosa fare, visto che lo sanno e che lo sanno anche bene. Ma semplicemente perché nella MotoGP moderna portare un pilota in un box non è solo questione di ingaggi, stipendi e performance delle moto. Ci sono dei contratti e cavilli su cavilli e per Ducati, adesso, c’è la necessità di capire quale potrebbe essere la soluzione migliore. Perché se da un lato tutti danno per scontato che nella squadra ufficiale ci andrà Jorge Martin e che Marc Marquez avrà una Desmosedici uguale a quella degli ufficiali, ma restando in un team satellite, non è così scontato che quel team sarà quello di Paolo Campinoti.
In Spagna, infatti, sono molte le testate di settore che cominciano a parlare della possibilità della permanenza di Marc Marquez in Gresini. Una ipotesi che, più sotto forma di provocazione che di indiscrezione, avevamo prospettato anche noi di MOW qualche giorno fa e che s’è rafforzata dopo l’intervista realizzata, sempre da MOW, a Nadia Padovani: “Farò di tutto per tenere Marc con noi”. Parole chiare e che non lasciano spazio a troppe interpretazioni: c’è ancora una strada. E è la strada di cui adesso parlano tutte le testate spagnole. Bisognerà capire, però, se Prima Pramac e il patron Paolo Capinoti sarebbero disposti a trattare la perdita di una moto ufficiale, soprattutto in questa fase di trattativa per il rinnovo della fornitura dei mezzi. E’ esattamente ciò che si sta cercando di definire in queste ore e la scelta di annunciare al Mugello la decisione finale non è figlia della volontà di creare hype, ma solo e semplicemente della necessità di pianificare tutto il pianificabile in ogni singolo dettaglio. Visto che ci sono di mezzo rinunce, tanti soldi, risorse umane da spendere e campioni che altri farebbero carte false per averli nel box.