Luca Marini sta sicuramente affrontando una delle peggiori stagioni della sua carriera, sicuramente la peggiore da quando è arrivato in MotoGP dovendo costantemente dimostrare di non essere “solo” il fratello di Valentino Rossi. Ora i suoi problemi sono maggiori e, paradossalmente, si chiamano Honda RC213V 2024. La moto non va, i piloti Honda occupano stabilmente le ultime posizioni e in classifica generale Luca è l’unico pilota ad essere ancora a zero punti, vito che Bradl e Savadori sono collaudatori che hanno corso come wild card. Ogni tanto si parla della rabbia di Luca, della frustrazione e della sua voglia di lasciare HRC, eppure dopo la gara sul circuito di Montmelò Marini è apparso tranquillo e anche ironico nel descrivere quello che sta vivendo.
“In realtà è stata la mia migliore gara di quest'anno. Ero contento, il problema è che sono partito bene ma non riuscivo a passare Taka (Takaaki Nakagami ndr); avevo un po’ più di ritmo di lui all'inizio, non so quanto lui stesse gestendo la gomma dietro, però cercavo di passarlo perché quando è così caldo la temperatura delle gomme e del motore sale e tutto funziona peggio. Ma era impossibile passare, andava forte nel dritto e staccava bene, io non staccavo troppo più forte di lui, quindi non sono riuscito a passarlo.
Mi è salita la temperatura della gomma davanti tantissimo, ho iniziato ad avere moltissimo front lock ed era diventato difficile guidare; in quel momento mi ha passato Joan (Mir) e nello stesso giro anche Zarco. Ho cercato di rimanere attaccato e di provare a ripassare ma sono andato dritto e ho provato a spingere per tornare su ma ho finito la gomma dietro, che quando spingi quattro curve finisci subito tutto. Però alla fine è stata una bella gara, quindi in realtà stiamo lavorando nella direzione giusta e gli aggiornamenti che abbiamo portato sicuramente non ci hanno fatto fare un salto di qualità però perlomeno la moto si guida bene, ci manca solamente la performance”.
A fine gara Johan Zarco, che guida la stessa moto di Luca per il team LCR, ha lamentato lo scarso grip della sua Honda, indicando quello come uno dei principali problemi riscontrati nel fine settimana. Marini non è del tutto d’accordo, sottolineando come il vero problema, in questo caso, è dato dalla pista che non offre grip per nessuno: “Il problema è che questa pista è il peggior scenario per ogni moto, per tutte le moto, cioè non c'è grip per nessuno. Piuttosto direi che questa pista fa venir fuori le criticità di ogni moto e, in questo momento, noi ne abbiamo diverse, quindi sicuramente è una di quelle gare dove si soffre; però bisogna guardarla positivamente e con la consapevolezza che stiamo lavorando bene. Aspettiamo i prossimi aggiornamenti per fare un nuovo passo in avanti sulla performance”.
Passo avanti che si spera possa concretizzarsi già il prossimo fine settimana al Mugello, dove Honda a potuto girare recentemente proprio per testare nuove soluzioni.
“Vedremo al Mugello come sarà la situazione, anche quella è una pista con poco grip anche se non come questa, però vediamo come saranno le temperature, perché oggi quando riuscivo ad avere dell'aria pulita e la temperatura della gomma davanti nel range giusto potevo essere più veloce. Speriamo in una temperatura leggermente inferiore e in un grip leggermente migliore, e cerchiamo di divertirci. Anche se dobbiamo lottare a fare la Coppa Honda laggiù indietro se ci inquadrassero un po’ di più anche gli spettatori si divertirebbero invece di guardare solamente quelli davanti!”
Insomma, quello che appare è un Luca comunque sereno, probabilmente anche per il clima comunque positivo che si respira in casa Honda: “Sì, il rapporto con Alberto (Puig) è ottimo, fantastico con tutti i membri della squadra e mi sto trovando molto bene; quindi niente da dire, c’è un’ottima atmosfera nella mia squadra, non c’è tensione per i risultati. Sappiamo il pacchetto che abbiamo e stiamo tutti lavorando al 100% per avere la possibilità di ottenere dei risultati. In questo momento non siamo nella condizione di poter neanche avere come obiettivo un certo tipo di risultati, ma sono quei risultati che Honda vuole e che io stesso voglio”.