Enea Bastianini fatica un po' a tornare a brillare come un paio di anni fa, prima dell'incidente che lo ha costretto a saltare praticamente tutta la scorsa stagione. Diciamo anche che Barcellona non è un circuito dove negli ultimi due anni ha raccolto molto: zero punti nel 2022, nono nella Sprint e ritirato l'anno scorso. Quest'anno le qualifiche lo hanno visto chiudere all'undicesima casella della griglia, una posizione non esaltante che, però, gli ha permesso di chiudere al quinto posto la Sprint. Premesse positive che nella gara di domenica si sono dissolte di fronte a scarso grip e, soprattutto, decisioni più che discutibili da parte degli stewart.
Lo ha raccontato Enea Bastianini dopo la gara che ha chiuso in 18a posizione: “Sono stato costretto a tagliare - dice riferendosi alla lotta con Alex Marquez - era impossibile chiudere la curva. Sarebbe stato pericoloso, avrei dovuto saltare il cordolo. L’unica cosa che potevo fare era tagliare la chicane, ho anche cercato di perdere tempo per non dover subire il long lap. Invece, oltre al danno, la beffa. Mi aspettavo che gli steward decidessero di farmi ridare la posizione; invece, il long lap è arrivato a me e ho deciso di non farlo”.
Enea è consapevole di non aver fatto una grande gara e di aver dovuto lottare con la scarsa aderenza della sua Desmosedici: “Ho guidato molto sporco ed è arrivato il primo long lap, poi il secondo, poi il ride through”. L'ultima sanzione, arrivata per non aver rispettato i primi due richiami, è stata segnalata al pilota quando ormai mancavano due giri al termine, e dopo averla ignorata Enea ha cercato risposte: “Sono andato in direzione gara e, ovviamente, non ero d’accordo con la loro decisione. Ho parlato con loro, gli ho detto di riguardare i video, li abbiamo guardati insieme e non mi hanno potuto dire niente. L’hanno visto anche loro, l’unica cosa che hanno potuto fare era cercare di farmi riottenere la mia posizione. Poi è arrivata la comunicazione che il regolamento prevede questo, così anche se pensano che ho ragione non possono più far niente”.
In questo modo Bastianini si è dovuto tenere la penalizzazione di 32" per il mancato ride through e il fatto di sapere di aver ragione o l'appoggio incondizionato di Tardozzi e del team non riducono la rabbia e, soprattutto, non restituiscono a Enea i punti faticosamente guadagnati in pista.
Rabbia e incredulità, perché la situazione era abbastanza evidente: “La cosa che mi ha fatto strano è che hanno pensato che io avessi guadagnato tempo. Questo mi fa capire che non hanno guardato bene. Sono arrabbiato, però non posso farci niente. Mi tengo la rabbia e la sfogherò alla prossima gara, al Mugello. Sarebbe bello se la nostra parola valesse qualcosa. Si guardano solo i regolamenti, le sensazioni non contano più niente. C’è solo lo scritto e secondo me è una cosa inaccettabile”.
A proposito di Mugello che, per fortuna, sarà il prossimo fine settimana, spesso i piloti italiani sfoggiano livree o caschi speciali per l'occasione, Enea una mezza idea potrebbe averla: “Al Mugello? Non ci ho ancora pensato, ho tre giorni. Magari ci scrivo ‘Long Lap’”.