Marc Marquez: 5 vittorie in fila, 8 in una stagione con Ducati. E questo solo contando le gare della domenica. In totale, Marc ha totalizzato 120 punti di vantaggio sul fratello (e 168 su Pecco Bagnaia, terzo in campionato) il che fa pensare a quando, tra una gara e l’altra, vincerà il suo 9° titolo mondiale, il 7° in MotoGP, arrivando a quota Valentino Rossi. Dopo le prime gare si poteva pensare all’Australia, ora non è nemmeno più un’assurdità credere che possa farlo a Misano con 6 GP d’anticipo. Per riuscirci, Marc dovrebbe racimolare una media di 25,5 punti in più a GP rispetto al fratello, cosa non così impossibile se pensiamo che Alex verrà assediato da buona parte dei piloti da podio: Aprilia è in crescita vertiginosa, KTM si è fatta vedere e Bagnaia, per non citare gli altri piloti Ducati, è atteso a una crescita nella seconda parte di stagione.
Questo, in breve, toglierebbe punti ad Alex avvicinando Marc a un epilogo ancora più memorabile di quello che è stato, con tutte le probabilità, il ritorno più sensazionale dello sport recente. Nel frattempo, tutto ciò che è intorno si evolve e trasforma: Pecco Bagnaia sembra aver ormai accettato il problema, che poi è il primo passo necessario per chi vuole risolverlo. La moto non è quella dello scorso anno e Marc Marquez non è il pilota che si aspettava, eppure da qualche parte bisognerà ripartire. Da una pole position, per esempio. Perché se non sai guidare al primo posto non ci arrivi. Poi certo, la strada di Bagnaia è lunga e tortuosa, ma ormai non gli corre più nessuno dietro e il compagno di squadra, così veloce, ha mostrato una punta di vulnerabilità nel sabato della qualifica, quando ha esagerato dopo aver visto l’altra moto rossa davanti a tutti.
C’è poi l’Aprilia che ritrova Jorge Martín e, con lui, una sana guerra nel box: il clima si intesisce tra i due piloti ma le prestazioni ne guadagnano positivamente. Marco ha sistemato il nervosismo della moto, la qualifica e adesso anche i primi giri, se dovesse riuscire a confermare questa direzione anche in Austria - una delle piste più difficili per l’Aprilia - ci sarebbe di che parlare. Jorge: velocissimo, senza però viaggiare verso quell’esasperazione che lo aveva portato a sbagliare in Qatar. E poi Acosta, Bastianini e il resto delle KTM, la crescita di Yamaha - che ha scoperto i limiti del suo V4 - e le decisioni della Honda, che a questo punto si adeguerà alla decisione di Martín confermando Luca Marini. I temi della pausa estiva sono moltissimi, abbiamo provato a inserirli nel video.
La MotoGP torna tra tre settimane, per il GP d’Austria al Red Bull Ring.
