Non c’è solo il cambio di regolamento che imporrà una MotoGP tutta nuova dal 2027, con cilindrata ridotta e abbassatori vietati, ma è tutto il Motomondiale che, grazie anche all’avvento di Liberty Media, è nel bel mezzo di una rivoluzione. Anzi, paradossalmente i cambiamenti più significativi riguarderanno tutto ciò che è intorno alla MotoGP, a cominciare da quella Moto3 che così come è sembra non garantire più un adeguato ricambio generazionale e si sta dimostrando anche poco sicura per i piloti stessi. Si cambierà e, come è noto, si andrà verso un monomarca sullo stile della Moto2, con KTM che potrebbe defilarsi per lasciare spazio a altri costruttori, vista anche la grave crisi aziendale che l’ha colpita e da cui s’è salvata grazie all’intervento di Bajaj Auto. Come cambierà la Moto3? Si guarderà al mercato, con motori bicilindrici da circa 500 cc. Roba che, per adesso, sembra fare particolarmente gola a Yamaha e Aprilia.

La casa di Iwata, di fatto, ha già messo le carte sul tavolo con Paolo Pavesio, fresco di nomina come Managing Director of Motorsports di Yamaha nel 2025, che non ha esitato a confermare le ambizioni del marchio giapponese: "Abbiamo presentato la domanda ufficiale per diventare partner tecnico della nuova Moto3 a partire dal 2028 – ha spiegato - Non si tratta solo del 2028. Vogliamo costruire qualcosa a lungo termine, per rendere le corse motociclistiche più accessibili. Non deve rimanere uno sport per ricchi". L’obiettivo primario, per Pavesio, dovrebbe essere, più che quello di inseguire il mercato e ritagliarsi ulteriore visibilità, quello della formazione dei giovani talenti da “allevare” in casa, proprio come fatto fin qui da KTM.

Se fino a pochi mesi fa, però, sembrava che Yamaha fosse destinata a lanciarsi in questa avventura, ora emerge che la casa di Iwata potrebbe avere una rivale “agguerritissima in Europa”: Aprilia. A Noale mantengono un profilo più cauto, ma Fabiano Sterlacchini, nuovo direttore tecnico, ha detto ai colleghi di SpeedWeek che, in effetti, la Moto3 del futuro potrebbe essere uno degli argomenti sul tavolo di Aprilia. "Se l'azienda decidesse di provarci sarei pronto a portare la mia esperienza - ha dichiarato - Sarebbe una sfida tecnica entusiasmante. In Moto3 ci si trova di fronte a situazioni molto diverse dalla MotoGP”.
Parlare di un principio di guerra fredda tra Italia e Giappone in chiave motociclistica, quindi, è più che prematuro e, semmai, sarà semplicemente competizione spostata su terreni diversi dall’asfalto. Una competizione a cui potrebbero essere interessati anche altri, visto che soprattutto in Spagna c’è chi non vede lontana l’ipotesi di una partita in cui è pronta a inserirsi Honda (che in Moto3 c'è già). E non è nemmeno così scontato che KTM possa mollare l’osso. "Una decisione – ha detto Carlos Ezpeleta - verrà presa entro la fine della stagione 2025. Questo lascerà due anni per prepararsi seriamente a questa nuova era". Un cronoprogramma serrato, quindi, che intensifica la pressione sui candidati, spingendoli a uscire allo scoperto prima possibile, e accelera i processi decisionali.
