“Aragon, Phillip Island e Valencia” – Marc Marquez aveva risposto così, proprio a MOW, durante l’ultimo WDW, quando gli abbiamo chiesto in quali circuiti avrebbe potuto fare la differenza e magari trovare la prima vittoria con Ducati. Ecco adesso il primo “match point”, per metterci di mezzo un altro sport, è arrivato. Perché la MotoGP sarà di scena proprio a Aragon e perché sono in tantissimi, ormai, a dire che i tempi per la prima vittoria di Marc Marquez con Ducati sono maturi. E Aragon, appunto, è un circuito che gli piace e su cui è sempre andato forte. “Aragon, Phillip Island e Valencia – aveva detto – sono piste in cui si gira molto a sinistra e quindi possiamo fare bene, anche se in questa stagione le volte in cui sono andato meglio sono state Jerez e Le Mans, mentre a Austin e al Sachsenring, che per caratteristiche mi sono più favorevoli, abbiamo avuto problemi”.
Da quel giorno a Misano è passato più di un mese e la certezza è che Marc Marquez è sempre in crescita. Anche in Austria, nonostante la caduta nella Sprint e la partenza sfortunata nel GP lungo, ha dimostrato di essere attualmente l’unico pilota che può provare a tenere il passo dei primi della classe con una Desmosedici dell’anno precedente. Il fatto di arrivare in un circuito favorevole e tra l’altro in Spagna potrebbe rappresentare, quindi, un’extramotivazione. Sarà necessario, però, lavorare bene sin dal venerdì e fare di tutto per provare a partire più avanti possibile.
Lo stesso obiettivo che, manco a dirlo, hanno fissato anche tutti gli altri. A cominciare da Pecco Bagnaia e Jorge Martin che, separati da soli cinque punti in classifica generale, continueranno a alzare ulteriormente l’asticella, alla ricerca della perfezione assoluta. Se per Martin la motivazione in più di Aragon non serve neanche stare a dirla, visto che per lui sarà uno dei GP di casa, per Pecco Bagnaia la motivazione in più potrebbe essere quella del “2 a 1”. L’ultima volta che si è corso qui (nel 2023 Aragon non è stata in calendario), il campione del mondo in carica, dopo aver vinto nel 2021, ha “preso paga” dal suo attuale compagno di squadra, Enea Bastianini, che all’epoca era in sella alla Ducati del Team Gresini, dopo un duello serratissimo durato per tre giri.Stanno, quindi, uno a uno.
Ecco, proprio Enea Bastianini sarà un altro da tenere bene d’occhio sul tracciato iberico, perché il suo stile di guida sembra perfetto per le caratteristiche del circuito e perché – come ci ha detto il suo manager Carlo Pernat – per l’italiano della Ducati con il 23 sul cupolino sta per aprirsi una serie da tre GP che potrebbero permettergli di colmare il gap di 61 e 56 punti da Pecco Bagnaia e Jorge Martin, visto che Aragon è appunto una delle sue piste preferite e che poi arriveranno due appuntamenti consecutivi a Misano, che anche per Bastianini è il circuito di casa.