Continua a far discutere il caso sul doping di Jannik Sinner. Il tennista italiano, infatti, è risultato positivo al test (questo effettuato lo scorso mese di marzo) a causa di piccole quantità di Clostebol, uno steroide anabolizzante vietato. Il numero uno al mondo per la classifica Atp, dunque, sarebbe stato contaminato da questa sostanza a causa di una pomata cicatrizzante utilizzata da Giacomo Naldi, suo ex fisioterapista e osteopata ora licenziato, per curare una ferita alla mano. La questione, dopo essere stata tenuta quasi nascosta per mesi, ora è esplosa portandosi dietro una serie di polemiche che vanno contro l’altoatesino classe 2001, che comunque è stato già scagionato da un’indagine indipendente dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) per “assunzione inconsapevole” della sostanza. Tra i colleghi ed ex campioni del tennis sono stati tanti i messaggi di conforto arrivati a Sinner, ma altrettante, invece, sono state le persone che lo hanno attaccato; e tra questi c’è qualcuno a cui questa storia puzza, di bruciato…
A gridare al lupo, infatti, questa volta è il tennista olandese Tallon Grieskspoor (attualmente numero trentanove nella classifica Atp, ma che nelle sfide dirette contro l’italiano non può certo vantare un bilancio a suo favore), che in un’intervista rilasciata a Nos (Nederlandse Omroep Stichting) ha voluto commentare il caso di Sinner in un modo alquanto singolare. Sì, perché prima lo difende ammettendo che “non credo che abbia preso nulla. Non penso che sia la persona giusta per fare una cosa del genere”, ma poi lo attacca puntando il dito, indirettamente, anche contro un altro italiano. Per essere più precisi, Grieskspoor vede alcune zone d’ombra sulla questione: “Naturalmente – ha dichiarato – posso sbagliarmi terribilmente, ma non ne ho la minima idea. Dove c’è fumo, c’è fuoco. È molto strano il modo in cui è stato gestito il suo caso”. Nello specifico, per l’olandese "Sinner porta tanti soldi, e anche le due più grandi figure dell’Atp sono italiane”, in questo caso il riferimento al presidente del circuito Andrea Gaudenzi è lampante. Inoltre, sempre secondo Tallon, ci sarebbe anche un trattamento differente (e migliore) riservato a Jannik rispetto agli altri tennisti; visto che, come ha riferito a Nos, “ci sono giocatori, come Halep, che devono aspettare due o tre anni, e a Sinner è stato permesso di continuare a giocare e ora è libero [...] Che tu sia il numero uno al mondo o il numero cinquecento, tutti dovrebbero essere trattati allo stesso modo”. E qui sorge un dubbio; già, perché se si guardano ai precedenti scontri diretti tra Sinner e Grieskspoor, si scopre che nei cinque incontri che hanno visto contrapposto l’italiano all’olandese, il secondo ha sempre perso. Ma non sarà mica stata colpa della pomata?