Ve lo ricordate Micio? Era uno dei personaggi minori degli anni d’oro di Mai Dire Gol e sotto il trucco e il parrucco c’era Claudio Bisio. Con quell’interpretazione prendeva in giro tutti i “complottisti” del pallone (all’epoca c’erano solo nel pallone) nei panni di un fantomatico, e sedicente, affarista del mondo del calcio che ne conosceva, e svelava, i loschi retroscena mischiandoli ad interessi d’ogni tipo: politica, finanza e massoneria. Per Micio tutto era gioco di palazzo. Dietrologia, supposizioni e congetture i suoi punti cardine. Per lui il pallone era bianco e nero a dimostrazione dello strapotere occulto della Juventus. Il suo tormentone: “ascolta un cretino!”. Una sorta di chiosa ad una serie di teorie strampalate che non stavano in piedi, ma che beneficiavano dei crismi della logica. Insomma, Micio sparava assurdità, ma filavano! Perché tutta questa premessa? Perché io Micio l’ho incontrato. No, non Claudio Bisio e nemmeno un’imitazione del personaggio. Io ho incontrato il Micio del motociclismo. Ha un nome e un cognome, ma mentre ci parlavo ho pensato tutto il tempo al Micio di Claudio Bisio. C’ho fatto una lunga chiacchierata. Un po’ mi dispiace farci un pezzo così, perché tutto sommato il Micio del motociclismo m’ha fatto divertire e m’ha intrattenuto per diverse decine di minuti in una torrida serata d’estate. E’ facile che, leggendo, finirà per riconoscersi e mi toglierà la parola. Tocca scusarsi preventivamente: scusa Micio! Perché l’altra sera non gliel’ho mica detto che dentro mi veniva da ridere. Anzi, credo di averlo salutato dicendogli “Sei un genio, non ci avevo pensato, m’hai passato lo scoop degli scoop!”. Che cosa mi aveva fatto capire? Mi aveva fatto capire che Valentino Rossi vincerà il Mondiale 2020. Ma mica è così semplice, altrimenti la sua conclusione coinciderebbe con i miei desideri di tifoso e non ci sarebbe nemmeno da stare a scriverne; per metabolizzare una conclusione così bisogna ripercorrere tutti i passaggi. Inconfutabili singolarmente e che diventano fantascienza legati insieme. Ma che filano. Sia inteso.
Il Micio di Claudio Bisio, aiutandosi con la mimica e gesticolando con le mani, fissava punti da tenere a mente e collegare poi al momento opportuno. Il Micio del motociclismo l’altra sera faceva qualcosa di molto simile, ma con una mano sola e aiutandosi con le dita. I punti, quindi, sono cinque.
Alzando l’indice ha spiegato che questo è stato per Dorna un anno tremendo, con incredibili perdite economiche a causa del Covid 19. Vero, verissimo. Alzando il medio ha invece ricordato che quello che partirà il 19 luglio a Jerez sarà un campionato con meno gare del previsto, per altro a porte chiuse, e che, quindi, Dorna, team e organizzatori dovranno fare i conti con incassi pesantemente ridotti. Anche qui tutto vero, verissimo. Poi ha alzato l’anulare e m’ha fatto presente che - in uno scenario di questo tipo - perdere Valentino Rossi (dopo la decisione del team ufficiale Yamaha ) sarebbe il colpo di grazia per l’intero circus e per un sistema già in difficolta. Anche qui, tutto sommato, un fondo di verità ci sta, visto che il 46 è in assoluto il personaggio più amato e che effettivamente i dubbi su cosa succederà dopo il suo addio sono legittimi e diffusi. Ha sventolato per un po’ le tre dita, con la mia testa che ormai era però concentrata sul Micio di Claudio Bisio, e poi ha alzato il mignolo: “Solo le televisioni e i media in genere potranno dare vigore al sistema, all’indotto e a tutto ciò che gravita intorno alla MotoGP”. Non ho capito cosa c’entrasse questa affermazione, ma non si può dire che non sia vera. Poi, agitando le quattro dita ormai alzate e simulando in qualche modo il rullo di tamburi, ha sollevato anche il pollice, affermando: “L’unico in grado di incollare tutti davanti alla televisione e far parlare in prima pagina piuttosto che in ultima di motociclismo tutte le testate del mondo è Valentino Rossi. Quando Valentino Rossi sta davanti agli altri anche mia nonna guarda le corse e come mia nonna fa la stragrande maggioranza di quelli che non sanno neanche cosa sia una motocicletta”. Oh, vero pure questo. Nel 2015 è stato così: ho visto parlare di Motomondiale chiunque. Ma nonostante le cinque inconfutabili affermazioni, vuoi perché non sono uno che afferra al volo, vuoi perché ormai stavo pensando alle gag del Micio di Claudio Bisio, ho continuato a non capire il significato di quella mano - ormai totalmente aperta - che il Micio del motociclismo mi sventolava davanti alla faccia. Allora mi sono armato di umiltà e ho chiesto l’aiutino.
Il Micio del motociclismo è generoso e non solo m’ha dato l’aiutino, ma m’ha passato proprio la soluzione come si fa con quel compagno di banco che non è buono nemmeno a copiare il compito di matematica se non gli detti dati, calcoli, procedimento e risposta. E la risposta, accompagnata dalla mano che si chiudeva come ad afferrare qualcosa, è stata che in virtù dei cinque punti fissati con l’ausilio delle altrettante dita, Valentino Rossi vincerà il Mondiale 2020. Insomma, la conclusione m’è piaciuta, il procedimento non l’ho capito (mi manca un tassello fondamentale che, probabilmente, è stato sottaciuto o che, più verosimilmente, non esiste). Non è che non credo che Vale può vincere il Mondiale, ci credo e ci spero pure, ma mi fa ridere, e anche un po’ incazzare, quando sento parlare di giochi di palazzo e loschi traffici per la vittoria, a prescindere da quale sia il pilota su cui scommettono i complottisti. Ma davanti a uno scoop soffiato con tanto slancio e convinzione non c’è mai da tirarsi indietro. Quindi io la butto là così, come un Micio qualsiasi. Ricapitolando: il Coronavirus ha messo in ginocchio il sistema economico che regge il mondo delle corse in moto; un mondo che potrà salvarsi solo se TV e giornali faranno ascolti e letture altissime attraverso il rientro delle pubblicità e degli sponsor; per fare questo ci sarà bisogno di avere ancora in pista Valentino Rossi che, in cambio del suo non ritiro, potrà portare a casa il decimo titolo. Ergo: Valentino Rossi vincerà il Mondiale 2020. Ascoltate un cretino!