Da Melbourne è arrivata in modo inaspettato una notizia che ha scosso il mondo del tennis: Jannik Sinner ha annunciato che Darren Cahill, da giugno 2022 coach del numero 1 del mondo, continuerà a lavorare con lui fino alla fine del 2025, per poi ritirarsi dal circuito. Ne abbiamo parlato in esclusiva con l'allenatore di Sonego, Fabio Colangelo, ma a intervenire sul tema è anche l'ex campione Omar Camporese, che ha cercato di capire che cosa avesse portato a questa decisione. Jannik Sinner, intervistato ai microfoni di Eurosport, ha raccontato le emozioni vissute nel rivedere il papà di Darren Cahill, presente a un allenamento grazie al figlio. “È stato un momento molto, molto bello,” ha spiegato Sinner. “Lo avevo conosciuto ad Adelaide qualche anno fa, ma questa volta è stato speciale. Un’emozione unica, perché Darren è nel circuito da tantissimi anni e ha detto che questa sarà la sua ultima stagione. Conoscere i suoi familiari è sempre qualcosa di speciale.” L’intervista ha poi preso una piega più diretta, quando il giornalista Matteo Zorzoli ha chiesto conferma sull’effettiva decisione di Cahill di lasciare il circuito: “Lo aveva detto in un’intervista, quindi non è una novità. Poi vediamo, sì,” ha risposto Sinner con un po’ di imbarazzo.
Il riferimento è a un’intervista rilasciata da Cahill lo scorso novembre, durante le Atp Finals, in cui, rispondendo a una domanda su chi fosse più forte tra Sinner e Alcaraz, aveva dichiarato: “Non posso dirlo. Ho troppo rispetto per Carlos, il suo coach e il mio giocatore, che sarà l’ultimo che allenerò nella mia carriera”. Parole che confermano la sua intenzione di chiudere, anche se al tempo non aveva fissato una scadenza precisa alla collaborazione con l’azzurro. Ma per Camporese non è detta ancora l'ultima parola: “La questione mi sorprende fino a un certo punto. Sono sicuro che il rapporto tra loro due sia ottimo. Ma Darren è nel circuito da una vita, ha allenato fior di campioni ed è giusto che ora voglia un po’ fermarsi e dedicarsi alla sua famiglia. A dimostrazione di questo, a Melbourne ha fatto scendere in campo suo padre. E Jannik mi è parso colpito e commosso da questa cosa. Attriti? Mi sento di escluderli: è Cahill che lascia Sinner, non viceversa. Jannik ha annunciato anche che farà di tutto per fargli cambiare idea”, ha detto in un’intervista su Repubblica. E quindi il toto nomi per il post Cahill?
Mentre i social già incoronano Ivan Ljubicic come prossimo supercoach di Sinner, la realtà è che è un po’ presto per trarre conclusioni. Lo snodo cruciale sarà la sentenza del Tas di Losanna sul caso del doping Clostebol il 16-17 aprile, che potrebbe cambiare piani apparentemente orditi in modo impeccabile. Nel frattempo, però, la vittoria su Schoolkate, scontata solo in apparenza, finisce un po’ nell’ombra: “Per un set e mezzo ha servito meglio di me”, ha ammesso il numero uno del mondo. “Non lo conoscevo, c’era vento in campo, e mi ci sono voluti alcuni game per abituarmi”. Vedremo, quindi, solo Vagnozzi o Simone sarà affiancato dall’ex coach di Roger Federer?