Vederlo perdere il primo set dopo 29 vittorie consecutive è stato un piccolo shock, ma Jannik Sinner ha messo subito le cose in chiaro, tornando a giocare come il numero uno che è e passando con facilità al terzo turno dell’Australian Open contro Tristan Schoolkate. Un giovedì che, nel complesso, ha sorriso al tennis italiano. Con l’altoatesino, anche Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego hanno superato il secondo ostacolo: Musetti ha eliminato Denis Shapovalov in tre set, mentre Sonego ha avuto la meglio, dopo cinque set tiratissimi, sul talentuoso Joao Fonseca. Tra le donne Jasmine Paolini ha continuato la sua corsa, mentre Matteo Berrettini, purtroppo, ha ceduto a Holger Rune, lasciando con sé tanti rimpianti. Di tutto questo abbiamo parlato con l'ex tennista Daniele Bracciali, con cui abbiamo affrontato anche il tema della separazione di Jannik dal suo allenatore Darren Cahill: c'entra il caso del doping Clostebol? Bracciali lo esclude, ma ci fornisce un dettaglio importante sull'arbitro designato dal Tas di Losanna.
Daniele, partiamo da una buona notizia: Sinner ha vinto
Sì, grande primo set dell’avversario di Sinner, che ha giocato nettamente al di sopra delle sue potenzialità. Poi, appena è calato un attimo, la partita è cambiata. Non è la prima volta che vedo un match del genere, dove uno entra in campo e gioca sopra le sue possibilità. Jannik non ha giocato certamente al massimo, ma l’altro ha avuto un calo, e quando questo succede, Sinner è stato bravo a prendere il controllo. La partita è finita con un bel risultato.
Sinner ha vinto di resistenza, Schoolkate non aveva quattro set nelle gambe...
Sì, ma il punto non è solo la condizione fisica. Se avesse avuto quella resistenza mentale e fisica, non sarebbe stato un wild card, ma un top 10. Se giocasse sempre al livello del primo set, avrebbe una classifica diversa. Non è solo una questione fisica, ma anche tecnica, tattica, e di abitudine a giocare match di questo tipo. Ha qualità e ha un potenziale enorme, ma oggi Sinner gli ha dato una lezione.
E la separazione da Cahill? La sua notizia è arrivata in modo inaspettato.
Sì, è un fulmine a ciel sereno. Poi è strano che l'annuncio arrivi all'inizio della stagione. Solitamente, queste cose vengono dette a ottobre o novembre. Non mi aspettavo sinceramente questa decisione, soprattutto dopo i risultati che ha ottenuto Sinner lo scorso anno. Cahill ha fatto un grande lavoro, indubbiamente, ed è un allenatore con grandissima esperienza. Ha lavorato con grandi giocatori in passato, quindi c'è grande merito anche da parte sua. Ma non avrei mai pensato che potesse terminare la sua carriera con Sinner.
Non pensi che possa esserci una connessione con il caso doping Clostebol?
No, non credo. Il Tas, che ha designato il presidente, messo a capo dell’arbitrato, ci fornisce un'indicazione abbastanza chiara, non penso quindi che verrà inflitta alcuna sanzione.
Perché?
Hanno scelto un ex tennista, non è uno di quelli che stanga, anzi. Mentre quello scelto dalla Wada si sa che è un arbitro molto rigido. La scelta ci fa capire moltissimo. Spero di non sbagliarmi, ma penso che lui sia un ottimo presidente del collegio, ed è lui che fa la differenza e prende la decisione finale.
E invece cosa pensi della sconfitta di Berrettini? Sembrava fosse tornato al top.
Berrettini è partito bene, ma Rune è un grande giocatore, giovane, un po’ altalenante che quando gioca al suo massimo livello può stare nei top. Non è il tipo di giocatore che rimane sempre tra i primi 40 o 50 senza andare mai oltre, ha sicuramente un gran potenziale. Quella di Matteo, quindi, non è una sconfitta scandalosa. Poteva fare meglio? Sì, magari avrebbe potuto portarla a casa se avesse giocato il suo miglior tennis. Poteva vincere il primo set, ma nel tennis si sa che basta un attimo per cambiare le cose. Quando sei avanti di un break, devi chiudere. Berrettini ha giocato bene, ma non è riuscito a mantenere il ritmo.
Invece i due Lorenzo? Hanno vinto entrambi.
Sonego sta giocando forse il suo miglior tennis in questo momento. Ha vinto due grandi partite, una contro Wawrinka e l'altra contro Fonseca. Vincere al quinto set dimostra che il suo livello è alto e che ha fiducia. È un segno che quando gioca bene, riesce a ottenere risultati che magari non ci si aspettava. E se continua così, può far bene anche nei prossimi giorni.
E Musetti?
Lui ha un talento incredibile, è uno dei giocatori che più mi piace guardare. Se dovessi scegliere uno da seguire, sceglierei lui. Il suo tipo di gioco è davvero spettacolare. Ha una classe naturale, ma purtroppo non sempre riesce a mantenere la continuità. Quando gioca al massimo, può battere chiunque. Ha talento, ma deve riuscire a mantenere quel livello ed essere più costante.
Chi ti fa più paura tra gli avversari di Sinner?
Al momento, Sinner sta davvero giocando un tennis incredibile. Secondo me, i suoi avversari più temibili sono Zverev e Alcaraz. Entrambi hanno le qualità per battere Sinner, ma per farlo devono giocare al loro massimo. Se Sinner gioca il suo miglior tennis, nessuno lo batte, almeno questo è quello che penso. È in una categoria molto superiore rispetto agli altri. Alcaraz e Zverev sono gli unici che potrebbero avere una chance di battere Sinner, gli altri invece devono solo augurarsi che lui abbia una giornata storta.
E di Kyrgios che mi dici? Ora si è ritirato anche dal doppio…
Kyrgios è sempre un personaggio interessante, la sua caratteristica è far parlare di sé, che sia per le cose giuste o sbagliate. Ha un carattere particolare, ma è anche uno che sa come tenere alta l'attenzione. La sua presenza nel circuito è quel qualcosa che scuote un po’ le cose. E, ogni tanto, può anche capitare che dica qualcosa di sensato. È uno che se la prende con tutti, e la gente ne parla. Per lui, ogni tanto, è come un circo: fa qualche colpo spettacolare, ma alla fine non riesce mai a mantenere il livello su lungo periodo.