In testa alla MotoGP 2025, dopo tre weekend di gara, c'è il Team Gresini con Alex Marquez. Eppure si parla sempre di più della sfida tra Marc Marquez e Pecco Bagnaia, che ha lasciato intravedere le prime scintille nel giro inaugurale della Sprint di Austin e che, in ottica classifica, si è fatta più vibrante a margine dell'errore del 93 in Texas. Pecco si è rimesso definitivamente in carreggiata dopo la domenica texana, riportandosi a -11 dal compagno di squadra (dodici i punti di distacco dal fratello Alex) e aprendo il conto delle vittorie di questa stagione. Le esultenze liberatorie che il pilota di Chivasso ha scagliato nell'aria dopo la gara portano a credere che dal weekend prossimo assisteremo all'inizio di un nuovo campionato: Lusail e poi Jerez, due piste di Pecco, due piste in cui nemmeno Marquez si è mai risparmiato, due possibili territori di scontro, un mese di aprile che ci darà indicazioni ben precise su ciò che accadrà in questa stagione sempre più intrigante.
A fare il punto della situazione dopo i primi tre appuntamenti sono state due leggende americane come Kevin Schwantz e Kenny Roberts. Entrambi presenti ad Austin, entrambi parecchio stimolati dalla sfida interna al box di Borgo Panigale. Si parte da Kevin, preoccupato per un'atmosfera nel box rosso che - a seguito di un avvio fin troppo tranquillo - potrebbe presto precipitare: "Non sarà facile ai box. Ad esempio, per piloti di quel livello può sembrare controproducente condividere i propri dati con il proprio compagno di squadra, perché è difficile capirne l'utilità per migliorare. Senza dubbio per Gigi non è facile in questo momento, visto che è una sfida enorme gestire due stelle di quel calibro. Forse Pecco non ha avuto l'inizio di stagione che si aspettava lottando sia contro Márquez sia contro la GP25, ma penso che una grande spinta per lui possa venire dal fatto di essere stato il riferimento indiscusso Ducati".

Maggiormente idilliaca la visione di Kenny, più attento ai rivolti storici o addirittura epici che potranno scaturire da questa rivalità: "Quando due compagni di squadra lottano per il titolo non si possono fare pronostici. Fanno quello che vogliono e, se tutto va bene, tutti sopravvivono e i due piloti si migliorano a vicenda". Imbeccato sulla richiesta di paragonare la coppia Bagnaia-Marquez in Ducati ad una line up di compagni di squadra del passato, Kid Kenny ha dato una risposta piuttosto sorprendente: "Mi ricordano i tempi di Mick Doohan alla Honda, in quell'occasione vidi per la prima volta una squadra imbattibile come l'attuale Ducati". Ai tempi Doohan aveva dall'altra parte del box Alex Crivillé, che fino al 1999 (anno in cui Mick si ruppe la gamba in un brutto incidente a Jerez) non aveva ancora vinto un titolo mondiale.