Non sono stati dei turni tranquilli quelli tra le vie di Baku: la sessione di qualifica di Formula 1 in Azerbaijan ha visto una quantità innumerevole di bandiere rosse sventolare in continuazione, finché la bandiera a scacchi non ha sancito la pole position di Max Verstappen. L’olandese, dopo la vittoria del Gran Premio d’Italia, torna subito davanti a tutti con una prestazione che, ancora una volta, conferma la sua superiorità: in una giornata in cui tutti hanno sbagliato, da Charles Leclerc al leader del mondiale Oscar Piastri, il quattro volte campione del mondo è rimasto fuori dai drammi, facendo segnare un giro da paura.

Nei box della McLaren e della Ferrari invece ci sono solo musi lunghi. In prima fila insieme a Max Verstappen infatti partirà Carlos Sainz, autore di un giro buono, nella norma, ma fatto segnare al momento giusto. Alle loro spalle, la seconda fila vedrà Liam Lawson scattare terzo, mentre Kimi Antonelli si è aggiudicato la quarta piazza in un sabato pomeriggio perfetto, dove l’italiano è riuscito a non sbagliare mai - l’occasione che gli ci voleva per dire a Toto Wolff che è arrivato il momento di rinnovare il contratto con la Mercedes. In quinta posizione si è classificato il suo compagno di squadra, George Russell, e in sesta Yuki Tsunoda, mentre la prima McLaren che si trova sulla griglia di partenza del Gran Premio dell’Azerbaijan è quella di Lando Norris, solo in settima posizione.

Il britannico ha baciato il muro nel secondo settore nell’unico giro disponibile del Q3, non riuscendo a trarre vantaggio in una sessione che, potenzialmente, poteva metterlo nella posizione perfetta per guadagnare punti domenica nei confronti del suo compagno di squadra. Oscar Piastri infatti partirà nono dopo un incidente che lo ha visto schiantarsi nel bel mezzo del Q3, affiancato da Charles Leclerc, autore dello stesso errore. Il monegasco ha interrotto i grandi sogni dei tifosi di vedere una prima fila tutta rossa, proprio come il risultato del venerdì, perdendo il controllo della sua SF-25 nella parte centrale del tracciato.
Il risultato della rossa è estremamente deludente se si considera anche quanto successo a Lewis Hamilton, escluso in Q2 dopo una strategia sbagliata, che ha visto il muretto della Ferrari calcolare male i giri percorribili dal britannico prima della bandiera a scacchi. Il sette volte campione del mondo quindi non ha avuto il carburante necessario per preparare il suo miglior giro, rinunciando a quello che poteva essere un risultato positivo dopo una serie di sabati negativi dall’inizio della stagione. “Volevo provare un altro giro, però mi mancava il carburante per il giro di riscaldamento. In ogni caso ci sono stati anche tanti aspetti positivi in questo weekend” ha spiegato Hamilton ai microfoni di Sky Sport. E poi, rassegnato aggiunge: “Sono davvero dispiaciuto, volevo regalare un bel risultato ai ragazzi e a quelli che lavorano in fabbrica. Pensavo potessi puntare ad altre posizioni o addirittura alla pole perché c’erano buone sensazioni a guidare la macchina, ma evidentemente non era scritto”.
C’è tanto amaro in bocca quindi tra le strade azere, perché la Ferrari ha perso una grandissima occasione di poter partire davanti a tutti. Lo stesso sentimento riguarda la McLaren, che dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan potrebbe anche aggiudicarsi il titolo mondiale dei costruttori. Certo, con queste posizioni in griglia di partenza non sarà semplice, anche perché le insidie di Baku rimangono una variabile importantissima anche allo spegnimento dei semafori. Se non altro, Charles Leclerc e Lewis Hamilton potrebbero provare a ritardare la vittoria dei due papaya, provando fin da subito ad attaccare e sperando di arrivargli davanti di almeno nove punti - quelli che servono alla squadra di Andrea Stella per vincere il titolo.

