Per la prima volta nella storia della Federazione Internazionale una donna ha annunciato di volersi candidare alla sua presidenza. Il suo nome è Laura Villars e, alle prossime elezioni del 12 dicembre 2025, è pronta sfidare l’attuale numero 1 Mohammed Ben Sulayem e l’ex commissario di gara Tim Mayer, dopo l’ipotesi tramontata di una candidatura da parte di Carlos Sainz Senior. Pilota svizzera di 28 anni, imprenditrice e con un solo obiettivo: rendere la Federazione un’organizzazione la cui colonna portante sia la democrazia.

“La Fia deve tornare a essere la federazione dei club e dei titolari di licenza. La mia aspirazione è quella di una governance improntata ad un maggiore senso di democrazia, trasparenza, responsabilità e apertura nei confronti delle donne e delle nuove generazioni. Sono fermamente convinta che il motorsport necessiti di diversità e innovazione per continuare a costituire fonte di ispirazione per le giovani generazioni a livello globale”. Sono queste le parole che hanno accompagnato l’annuncio del suo programma, arrivato anche un po’ a sorpresa.
La domanda che tutti si sono posti, però, è soltanto una: ‘Ma chi è Laura Villars, la donna che si dice pronta a prendersi il mondo dei motori?’ Nata il 29 agosto 1997, la svizzera corre attualmente in una serie monomarca endurance, la Ligier Cup, mentre in passato ha preso parte alla Ultimate Cup Series F3R, dove nel 2023 ha chiuso quinta, oltre alla F4 UAE, la F4 in Arabia Saudita e al Ferrari Challenge Europe, campionati dove, però, non ha conquistato alcun risultato notevole. Più massiccia, invece, la sua presenza nel mondo dell’imprenditoria: nel 2021 ha co-fondato Starimmobilier SA, business che, come suggerito dal nome, opera nel settore immobiliare; poi, sempre nel 2021, ha co-fondato il gruppo LSVM, azienda che si propone di offrire servizi per tutte le attività commerciali, nonché per l’importazione ed esportazione, l’acquisto e la vendita di articoli di lusso e, inoltre, fornisce tutti i servizi connessi all’attività di concierge privata; infine, nel 2024 ha fondato la Villars Racing Management.

Laureata in Business Management, si descrive così sul proprio profilo Linkedin: “Pilota automobilistica, CEO e sostenitrice delle donne nel motorsport. Sono un’imprenditrice appassionata e una pilota determinata, con un percorso unico che unisce business, lusso e sport ad alte prestazioni. Ho conseguito la laurea in Business Management e sono CEO di due aziende che ho fondato con un focus su eccellenza, indipendenza e ambizione. Il mio cammino nel motorsport è iniziato all’età di 14 anni grazie a mio padre e, da allora, si è trasformato in una missione personale. Parallelamente alla mia carriera imprenditoriale ho intrapreso con coraggio la realizzazione del mio sogno di sempre: correre, non solo per me stessa, ma per rappresentare ed emancipare le donne in un settore ancora prevalentemente maschile. La mia missione? Essere un volto e una voce rappresentativa della nuova generazione di donne nel motorsport, promuovere la parità di genere e la diversità nelle corse oltre a creare connessioni tra performance, lusso, imprenditorialità e impatto sociale. Il mio percorso riflette una leadership moderna: audace, guidata da uno scopo e appassionata senza compromessi”.

C’è però un giallo e a svelarlo sono stati i colleghi di RacingNews365: la Villars ha lanciato la sua campagna, peraltro dai grandi obiettivi, ma la testata sostiene di aver parlato con un portavoce della Federazione e che, per ora, nessuna richiesta è stata davvero formalizzata. Dunque, rimane da scoprire se, oltre all’annuncio, seguirà anche una richiesta ufficiale. Se così dovesse essere, allora, Ben Sulayem dovrà guardarsi le spalle non solo dal commissario licenziato per sua stessa volontà, ma anche da una giovanissima imprenditrice -oltre che pilota- in rampa di lancio. E chissà che questo non possa fare la differenza.
