Ieri è successo di tutto. Nella domenica di Assen, però, i valori sono tornati quelli di sempre, con Alvaro Bautista che, dopo un erroraccio nei primi giri, s’è reso protagonista di una rimonta forsennata, passando per primo sotto la bandiera a scacchi del TT Circuit di Assen, dopo aver regolato anche il suo compagno di squadra, Nicolò Bulega. L’italiano, primo dopo la prima curva, sembrava essere riuscito a mettere un discreto margine di sicurezza rispetto a tutti gli avversari. Bulega, però, non aveva fatto i conti con il crollo delle gomme e, probabilmente, neanche con gli strascichi dell’intervento chirurgico subito appena pochi giorni fa.
“Non sono ancora al 100%, va bene così” – ha detto Bulega agli uomini del suo box subito dopo essere sceso dalla moto. Il secondo posto, in effetti, è tutt’altro che da buttare, visto anche come era andata ieri e visto che comunque la classifica generale lo vede ancora lì. “Cercherò di capire meglio la mia moto per Gara2 – ha spiegato poi l’italiano ai microfoni di Sky – Oggi Alvaro è stato più forte e più bravo, non c’è molto altro da dire”. La pista, infatti, ha detto tutto, con il vincitore degli ultimi due titoli mondiali che è sembrato tutt’altro che distratto dalla decisione che dovrà prendere proprio in questi giorni: appendere il casco al chiodo o accettare la proposta di rinnovo che Ducati gli ha avanzato.
“Ho fatto delle belle battaglie nei primi giri e a un certo punto sono andato lungo per evitare il contatto con Rinaldi – ha spiegato Bautista – paradossalmente da lì è migliorato il feeling e ho potuto iniziare la rimonta. Sono contento, ma è a Gara2 che adesso penso”. L’altro che è finito sul podio, invece, è Alex Lowes, che ha portato la sua Kawasaki subito dietro le due Ducati del team ufficiale, ma che, una volta arrivato al parco chiuso, ha avuto un pensiero per un avversario: “Sono contento per me, ma sono un po’ dispiaciuto per Remy Gardner, perché stava per ottenere il suo primo podio”. Spirito da Superbike: darsele da matti in pista e poi lasciarsi andare alle emozioni, compresa quella del dispiacere per aver negato una gioia. E’ lo sport, è lo spirito dello sport, e nella Superbike conta ancora, molto più che altrove.
Così come conta, da un punto di vista più tecnico, che tutto sia perfettamente a posto. Ne sanno qualcosa Toprak Razgatlioglu e Andrea Iannone. Il turco, dopo una buona partenza, è apparso in difficoltà in frenata, trovandosi spesso largo e alla fine ha dovuto arrendersi agli attacchi degli avversari, perdendo posizioni importanti. L’italiano, invece, è rimasto invischiato dietro sin dai primi giri e ha potuto pensare solo a portare a casa la gara, sperando di accumulare dati utili in vista di Gara2. Quinta piazza, infine, per Jonathan Rea, che comincia a mostrare segni di ripresa, mentre il vincitore a sorpresa di ieri, Nicholas Spinelli, ha chiuso al diciottesimo posto con la Panigale V4 del Team Barni “presa in prestito” da Danilo Petrucci.