image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Berrettini e Medvedev a casa, ma perché a Rotterdam Alcaraz si è rotto le palline? Intanto Bellucci, Vavassori e Arnaldi…

  • di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

6 febbraio 2025

Berrettini e Medvedev a casa, ma perché a Rotterdam Alcaraz si è rotto le palline? Intanto Bellucci, Vavassori e Arnaldi…
Bellucci incanta, Berrettini inciampa, Medvedev saluta e Alcaraz… si lamenta della dimensione delle palle. All'Apt di Rotterdam va in scena un tennis imprevedibile, tra colpi da cineteca di Vavassori e il talento emergente di Bellucci. Ma cosa sta succedendo davvero sui campi olandesi? E perché le palline fanno impazzire anche i big? Ecco chi ride, chi piange e chi (forse) ha ragione

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

All’Apt di Rotterdam il tennis si scrolla di dosso le consuetudini per indossare il vestito dell’imprevisto. I riflettori, anziché illuminare le certezze del circuito, si spostano almeno momentaneamente su volti nuovi e storie inattese. La copertina, senza indugi, la conquista Mattia Bellucci: classe 2001, mancino dal talento luminoso e dal braccio che disegna geometrie come un pittore fiammingo sulla tela di un torneo che, per una volta, sorride a chi meno te l’aspetti.

Bellucci, l'arte della sorpresa

Contro Daniil Medvedev, uno che un tempo sedeva sul trono del tennis mondiale e ancora oggi abita stabilmente tra i migliori dieci del pianeta, Bellucci non ha avuto timori reverenziali. Ha giocato da pari a pari, sfidando non solo l’avversario ma anche il fantasma della propria inesperienza. Ha vinto il primo set 6-3 con autorità, ha sfiorato la chiusura nel secondo, cedendo solo al tie-break dopo un match-point sfumato, per poi riprendersi la scena nel terzo set con un altro 6-3 che profuma di consacrazione. Un’impresa? Forse. O forse solo la naturale evoluzione di un talento che sta trovando la propria voce nel coro del tennis mondiale.

Berrettini e la sconfitta amara

Se Bellucci sorride, Matteo Berrettini mastica amaro. La sua uscita di scena contro Tallon Griekspoor, dopo due ore e mezza di battaglia, lascia un brutto sapore in bocca e nello spirito. Il punteggio – 6-3 6-7(3) 7-6(4) per l’olandese – racconta di una sfida in cui il romano ha pagato caro un primo set giocato a bassa intensità e un doppio fallo fatale nel tie-break decisivo. Il tennis, si sa, è sport crudele: un singolo errore può cancellare ore di buon gioco. Matteo lo sa, e le sue parole riflettono la consapevolezza di chi, pur deluso, non smette di credere nel proprio percorso: “Ho cercato di rimanere concentrato fino alla fine, ma a questi livelli ogni dettaglio fa la differenza”.

Mattia Bellucci a Rotterdam
Mattia Bellucci a Rotterdam

Alcaraz e le palle troppo grandi

A restituire un po’ di colore all’azzurro ci pensa Andrea Vavassori, soprannominato “Wave” come chi cavalca l’onda, soprattutto in doppio. Eppure, stavolta, l’azzurro ha brillato in singolare, superando Felix Auger-Aliassime in una partita rocambolesca, complice anche il ritiro del canadese per problemi fisici. Ma il vero spettacolo lo ha regalato il piemontese con colpi da cineteca, tra cui un front-tweener da applausi. Successiva e difficilissima fermata: Carlos Alcaraz.

Alcaraz e il dilemma delle palline

Già, Alcaraz. Il numero 3 del mondo ha vinto all’esordio contro Botic van de Zandschulp, ma più che il punteggio (7-6, 3-6, 6-1), a far notizia sono state le sue dichiarazioni post-match. “Ho fatto delle buone sessioni di allenamento per adattarmi, ma è stato difficile. Nuove palle, tutto sembra andare molto veloce e dopo due o tre scambi, la palla diventa molto grande ed è un po’ complicato riuscire a giocare in modo aggressivo. Non voglio però lamentarmi di questo, so che posso crescere di livello”. Un refrain che trova eco nelle parole di Medvedev: “Ci sono palle lente e campi lenti. Non è una cosa nuova, io sto cercando di fare il massimo e so di star giocando bene nonostante questi campi e queste palline”.

Il problema delle palline, a quanto pare, continua a essere un nervo scoperto nel circuito. Alcaraz lo sottolinea con la stessa naturalezza con cui aggredisce la rete: “Penso che l’anno scorso ci siano stati molti infortuni. Devono cambiare qualcosa e so che lo faranno. Ogni settimana, abbiamo palline diverse, condizioni differenti, quindi è difficile adattarsi”.

alcaraz
Carlos Alcaraz

Arnaldi e la voglia di crescere

Intanto, dall’altra parte dell’oceano, a Dallas, Matteo Arnaldi dopo aver battuto Eubanks cerca il pass per i quarti contro Davidovich Fokina. La top 30 è un obiettivo alla portata e la voglia di affermarsi nei tornei che contano si legge nei suoi occhi prima ancora che nel suo dritto esplosivo.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Ok, ma chi caz*o è Mattia Bellucci, il tennista convinto di poter essere Sinner che ha battuto Tsitsipas e Medvedev all’Atp di Rotterdam (con servizio da sotto)?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Tennis

Ok, ma chi caz*o è Mattia Bellucci, il tennista convinto di poter essere Sinner che ha battuto Tsitsipas e Medvedev all’Atp di Rotterdam (con servizio da sotto)?

“Sinner a breve non sarà più il numero 1”: il pronostico shock degli esperti di tennis di Sky Uk. Ma perché? E avranno ragione? E su Alcaraz, Djokovic e Zverev…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

COME È POSSIBILE?

“Sinner a breve non sarà più il numero 1”: il pronostico shock degli esperti di tennis di Sky Uk. Ma perché? E avranno ragione? E su Alcaraz, Djokovic e Zverev…

Kyrgios già pronto al ritiro? Intanto continua ad attaccare Sinner sul doping Clostebol: “Disgustoso, parli del dietro le quinte di quello che è successo un anno fa”. E sul canale YouTube di Jannik…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

ENNESIMO ATTACCO

Kyrgios già pronto al ritiro? Intanto continua ad attaccare Sinner sul doping Clostebol: “Disgustoso, parli del dietro le quinte di quello che è successo un anno fa”. E sul canale YouTube di Jannik…

Tag

  • Carlos Alcaraz
  • Daniil Medvedev
  • Matteo Berrettini
  • rotterdam
  • Tennis
  • Vavassori

Top Stories

  • Non rompete il caz*o sulla raccolta fondi contro la Sla di Matteo Materazzi: ecco perché i soldi per il fratello di Marco lanciata dalla moglie Maura Soldati sono “Una speranza” non solo per lui, ma per tutti

    di Andrea Spadoni

    Non rompete il caz*o sulla raccolta fondi contro la Sla di Matteo Materazzi: ecco perché i soldi per il fratello di Marco lanciata dalla moglie Maura Soldati sono “Una speranza” non solo per lui, ma per tutti
  • LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…

    di Luca Vaccaro

    LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…
  • Ingrato e incontentabile? Non era (ancora) Itaca. Su Danilo Petrucci, Ulisse, BMW e i vuoti di pensiero che navigano troppo per non navigare mai

    di Emanuele Pieroni

    Ingrato e incontentabile? Non era (ancora) Itaca. Su Danilo Petrucci, Ulisse, BMW e i vuoti di pensiero che navigano troppo per non navigare mai
  • Attenzione, leggende in pista: Stoner, Agostini, Cadalora, Capirossi, Dovizioso e Pedrosa da lacrimoni al GP d’Austria. E Marc Marquez ha rilanciato con la sua griglia dei sogni…

    di Emanuele Pieroni

    Attenzione, leggende in pista: Stoner, Agostini, Cadalora, Capirossi, Dovizioso e Pedrosa da lacrimoni al GP d’Austria. E Marc Marquez ha rilanciato con la sua griglia dei sogni…
  • Perché Franco Baresi è stato operato e cos’è un nodulo polmonare? E c’entra con il fumo di sigarette? Ecco come sta la leggenda del Milan e perché i tempi di recupero sono lunghi...

    di Giulia Sorrentino

    Perché Franco Baresi è stato operato e cos’è un nodulo polmonare? E c’entra con il fumo di sigarette? Ecco come sta la leggenda del Milan e perché i tempi di recupero sono lunghi...
  • [VIDEO] Oh, ma che jolly s'è giocato Pecco Bagnaia con la Panigale a Balaton? L’onboard di Michele Pirro svela tutto. E Marc Marquez...

    di Emanuele Pieroni

    [VIDEO] Oh, ma che jolly s'è giocato Pecco Bagnaia con la Panigale a Balaton? L’onboard di Michele Pirro svela tutto. E Marc Marquez...

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Nel Day 2 di Sepang il primo crash todo rojo di Marquez e Bagnaia e una “vecchia” Ducati gialla davanti: crono, classifica e tutto quello che c’è da raccontare

di Emanuele Pieroni

Nel Day 2 di Sepang il primo crash todo rojo di Marquez e Bagnaia e una “vecchia” Ducati gialla davanti: crono, classifica e tutto quello che c’è da raccontare
Next Next

Nel Day 2 di Sepang il primo crash todo rojo di Marquez e Bagnaia...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy