Alla vigilia del suo ritorno in campo al torneo Atp 250 di Brisbane, Novak Djokovic non ha risparmiato critiche al mondo del tennis per la gestione dei recenti casi di doping. Al centro delle sue parole, la vicenda di Jannik Sinner, attuale numero uno del ranking, e il trattamento diverso riservato ad altri giocatori coinvolti in situazioni simili. Djokovic, che il prossimo mese agli Australian Open cercherà il 25° Slam della carriera, ha espresso il suo disappunto per la mancanza di trasparenza sul caso Clostebol che ha coinvolto Sinner: “Non metto in discussione se la sostanza sia stata assunta intenzionalmente o meno. Conosco Jannik da molto tempo e non credo che sia quel tipo di persona. Ma il fatto che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi è frustrante, sia per me che per altri giocatori. Perché l’Atp non ne ha parlato apertamente? Non è una bella immagine per il nostro sport”. L’ex numero uno del mondo ha sottolineato come nel tour femminile ci sia stata maggiore trasparenza su casi simili, citando gli esempi di Simona Halep e Iga Swiatek. “C’è una discrepanza evidente nella gestione di questi episodi, e non è accettabile”, ha dichiarato.
Djokovic ha anche difeso Nick Kyrgios, con cui giocherà il doppio a Brisbane, lodando le sue dichiarazioni sulla necessità di maggiore trasparenza e uguaglianza nei protocolli antidoping. “Nick ha ragione: i protocolli sono incoerenti e i confronti tra i vari casi lo dimostrano. Ci sono giocatori sospesi per non essersi nemmeno sottoposti ai controlli o per non aver comunicato la loro reperibilità, e altri, magari meno conosciuti, che aspettano una risoluzione per oltre un anno. Mi chiedo se dietro ci siano ragioni legate alla classifica o alla disponibilità economica per affrontare casi così complessi”, ha detto Djokovic. Con il suo rientro in campo imminente, il tennista ha lanciato un messaggio chiaro: il tennis ha bisogno di un sistema più equo e trasparente. E mentre si prepara a inseguire nuovi record, non esita a mettere in discussione le fondamenta del circuito. Una presa di posizione che farà discutere, dentro e fuori dal campo.