Con la United Cup e i tornei di Hong Kong e Brisbane si alza il sipario sulla stagione 2025. Jannik Sinner, reduce dai trionfi in Coppa Davis e alle Atp Finals, è il numero uno da battere. Dopo un mese di preparazione invernale, il tennista altoatesino punta a consolidare il suo dominio, a partire dagli Australian Open, dove difende il titolo conquistato un anno fa. Ma il resto del circuito non starà certo a guardare: la caccia al leader è aperta, e i rivali sono pronti a insidiare il trono. Secondo Bertolucci Carlos Alcaraz è il pericolo numero uno. Sebbene sia al momento terzo nel ranking, lo spagnolo ha dimostrato di non soffrire la pressione contro Sinner: tre vittorie su tre nei match ufficiali del 2024. I due si sono spartiti i quattro Slam e sembrano vivere in una dimensione separata dal resto del circuito. Tuttavia, il murciano deve ancora colmare qualche lacuna: il suo rendimento è altalenante, e nelle giornate no fatica a trovare un piano B. Per competere davvero con la continuità mostruosa di Sinner, Alcaraz dovrà eliminare quegli alti e bassi che lo hanno penalizzato, come ha confermato anche il suo coach Juan Carlos Ferrero.
Alexander Zverev, invece, deve fare i conti con il tempo. L’unico dei “millennial” rimasto a lottare per i grandi titoli, il tedesco sa che il treno per gli Slam rischia di passare senza ritorno. Negli ultimi mesi, però, Sasha ha mostrato segnali di cambiamento: un gioco più aggressivo, maggiore presenza a rete e qualche variazione in più rispetto al solito bombardamento da fondo. Ma resta l'incognita della sua tenuta mentale nei momenti decisivi: se riuscirà a rinforzare la testa, potrà essere un outsider pericoloso, soprattutto a Parigi. E poi c’è Novak Djokovic. A quasi 38 anni, con vent’anni di tennis alle spalle, il serbo resta una leggenda vivente. Ma il 2024 ha mostrato le prime crepe: il fisico, per quanto ancora straordinario, non è più quello di un tempo. Gli Slam saranno il suo obiettivo principale, con Melbourne, Wimbledon e New York come terreni di caccia preferiti. Tuttavia, la domanda è una sola: quanto è rimasta della feroce determinazione che lo ha reso uno dei più grandi? La scelta di Andy Murray come coach sembra più orientata a ritrovare nuove motivazioni che a migliorare il gioco. Il 2025 però per la firma della Gazzetta dello Sport parte da una certezza: Jannik Sinner è il leader indiscusso. Ma le ombre dei rivali, da Alcaraz a Djokovic, sono pronte a inseguirlo. E la sfida per il trono del tennis mondiale è appena cominciata.