È arrivata l’ufficialità: Jannik Sinner giocherà il Roland Garros. L'obiettivo resta sempre lo stesso, ed è quello di diventare numero 1 al mondo. Ma siamo sicuri che i suoi problemi all’anca, che ha curato al J Medical di Torino, siano effettivamente rientrati? Lo abbiamo chiesto all’esperto Luca Bottazzi, ex tennista e professore universitario, in libreria con Break Point, che non esclude delle brutte sorprese. A differenza di Sinner, da parte sua, Matteo Berrettini non riuscirà a partecipare al torneo di Parigi e lo ha annunciato con la promessa di scendere in campo sull’erba: ma sarà effettivamente così? Tra Novak Djokovic, Danil Medvedev e Carlos Alcaraz, che sembra aver risolto il suo infortunio, chi è il favorito? E dagli italiani, tra cui Lorenzo Musetti, che cosa ci dobbiamo aspettare? Saranno in grado di non replicare le prestazioni deludenti a cui abbiamo assistito agli Internazionali di Roma? Ma, soprattutto, siamo sicuri che la presunta nuova fiamma di Sinner, Anna Kalinskaya, non sia per lui una distrazione come per i maligni sembrava essere Melissa Satta per Berrettini?
Come si prospetta il Roland Garros per Jannik Sinner?
È una grande incognita, perché ha sciolto le riserve sull'andare o meno praticamente adesso. Si presume che sia pronto, ma dopo quello che è successo, ha confermato la sua partecipazione in tempi molto ravvicinati rispetto all'inizio del torneo. Restano quindi aperte delle incognite.
Quali?
Dobbiamo capire in che forma è e se regge il torneo. Anche perché, attenzione, c'è tutta la stagione davanti e lui deve puntare al posto di numero 1 al mondo. Dobbiamo quindi stare attenti sul fatto che non si riveli un effetto boomerang che poi lo possa bloccare. Si spera che vada tutto liscio, ma al momento esistono ancora degli interrogativi.
Quindi il tempismo con cui ha sciolto le riserve è significativo?
Il tempismo fa capire che fino all'ultimo c'erano delle incertezze. Sinner non è guarito un mese fa, ma un minuto fa, per cui i dubbi restano. Ovviamente la speranza è che i dubbi vengano fugati e che la sua sia una cavalcata wagneriana. Parigi sarà una sorpresa, in un senso o nell'altro.
Sinner è stato paparazzato con Anna Kalinskaya. Dopo mesi di rumors sembra che stiano effettivamente insieme. C’è chi ha accostato questo nuovo mood di Jannik alla passione per le donne di Matteo Berrettini.
Non c'è nessuna analogia tra i due. Tanto per cominciare Sinner sta con una sua collega, oltre a essere in una fase della sua carriera totalmente opposta rispetto a quella in cui Berrettini stava con Melissa Satta. Sinner è lanciato verso il numero 1 del mondo, mentre Berrettini non stava più giocando per via degli infortuni. Detto ciò, Sinner è un giovane e non vedo dove sia il problema se cambia fidanzata. L'accostamento con Berrettini è totalmente fuori luogo. La Kalinskaya ha gli stessi interessi di Sinner, capisce il suo lavoro, la Satta faceva la tennista? A me non risulta, in caso contrario chiedo scusa perché sono male informato. Visto che Sinner viene dalla montagna, facciamo una metafora: lui si sta arrampicando verso la vetta, mentre l'altro, ovvero Berrettini, fa la discesa libera.
Berrettini salterà anche il Roland Garros.
Vi faccio un appello: chiamate Chi l'ha visto.
Addirittura?
A questo punto io non so più cosa dire, quindi sollecito fortemente la trasmissione di Rai3 e gli chiedo di intervistare Berrettini per capire definitivamente come stanno le cose.
Ha detto che però tornerà sull'erba.
Sì, questa è la speranza, ma l'erba per Berrettini rappresenta il terzo grado di giudizio, ovvero la Cassazione. Se non performa neanche sull'erba, la credibilità di un suo rientro ai vertici sfuma quasi totalmente. Se si dovesse ritirare anche sull'erba, allora si potrebbe andare tutti allo zoo comunale a vedere cosa fanno le bestie feroci e gridare aiuto aiuto è scappato il leone, per vedere di nascosto l'effetto che fa.
Alcaraz invece sembra essere rientrato dall'infortunio.
Anche per lui Parigi sarà un banco di prova ma è pieno di incognite. Hanno guai diversi lui e Sinner dal punto di vista fisico, ma nessuno dei due ha giocato il torneo precedente, ovvero gli internazionali di Roma.
E allora chi arriva nella forma migliore al Roland Garros?
È difficile dirlo perché tra i primi quattro, se non ci fossero stati gli incidenti, ci sarebbe stato Sinner che aveva dominato la stagione. Alcaraz ha vinto un torneo che è Indian Wells, Medvedev e Djokovic non hanno ancora vinto un torneo. Fermo restando che magari Djokovic vince il torneo di Ginevra, anche se, essendo contro Ruud, ho qualche dubbio. Ecco, se non dovesse vincere neanche un 250, sarebbe la prima volta che Djokovic arriva a Parigi senza aver vinto neanche un torneo e per lui si mette male. Ma ricordiamoci che stiamo parlando di un giocatore che smetterà da qui a domani, resta un campione formidabile che non scopro di certo io, ma che sia in fase calante lo capisce anche topo Gigio.
Ci sono anche Tsitsipas e Medvedev, nonostante per il secondo il terreno non sia dei migliori.
È vero che Medvedev non ama questa superficie, ma ricordiamoci che l'anno scorso ha vinto Roma, per cui è sempre un giocatore da prendere con le molle anche se al Roland Garros non ha mai brillato. Tsitsipas, invece, a Parigi ha sempre fatto abbastanza bene, ha appena vinto Monte Carlo e sulla terra rende al meglio. Beccare Tsitsipas non è proprio il massimo della fortuna, e sto parlando di ottavi di finale, perché lui è la testa di serie numero 9, per cui una delle prime 8 teste di serie lo può trovare già negli ottavi. E trovare Tsitsipas agli ottavi non lo auguro a molti. Chiaramente un Sinner o un Alcaraz lo possono battere, ma si può pescare di meglio.
Degli italiani c'è qualcuno che secondo lei potrebbe fare bene?
Gli italiani sono un'ottima compagine, ma a Roma hanno steccato tutti. Roma, per come si erano messe le cose, era un torneo abbordabile, dato che nelle semifinali c'era solo un top 10, ovvero Alexander Zverev, per cui a mio avviso gli italiani dovevano mettersi molto più in mostra. Se non lo hanno fatto lì quand'è che vanno avanti? Va bene che al Roland Garros si gioca al meglio di 5, ma troverei veramente stupefacente se qualcuno che non sia Sinner arrivasse ai quarti di finale.
Nemmeno Musetti?
Assolutamente no. Non è riuscito a vincere neanche il challenger di Torino, per cui non sta di certo attraversando il momento migliore della sua carriera. È sempre in uno stato molto altalenante. Roma ci ha regalato una fotografia: il tennis italiano di vertice risponde a Sinner, punto. Poi ci sono tanti bravi giocatori ma il campione è uno solo. Ricordiamoci che la Coppa Davis l'ha praticamente vinta da solo: quando è entrato in campo ha sbaragliato la concorrenza, sia in singolare che in doppio, dimostrando di volere due punti una volta che gioca.