Che cosa sta succedendo nel mondo del tennis? Come mai tutti questi infortuni e ritirati? Il master 1000 di Madrid potrebbe essere ricordato come il torneo nero degli infortuni: si sono infatti ritirati Danil Medvedev, Jiri Lehecka, Carlos Alcaraz, ma soprattutto Jannik Sinner, che punta a diventare numero uno al mondo. Sinner si è dovuto ritirare a causa di un problema all'anca che non passava, ma quanto è seria la situazione? Secondo Luca Bottazzi, che ha parlato a MOW, potrebbe addirittura costargli la carriera. Ma che cosa ne pensa, invece, Daniele Bracciali, ex campione che ha subito una serie di infortuni proprio nel suo momento di massima forma fisica? “Spero che non sia un problema serio, altrimenti sappiamo che cosa succede ai giocatori che si operano, la carriera non è più la stessa”. E su altri tennisti italiani come Lorenzo Musetti? Ci ha raccontato quale potrebbero essere le prospettive degli italiani al torneo degli Internazionali di Roma.
Daniele, Luca Bottazzi a MOW ha parlato dell’infortunio di Sinner. Tu che cosa ne pensi? Rischia la carriera?
Non penso che rischi di finire la carriera, c'è l'esempio di Murray che dopo due operazioni è tornato a giocare, peraltro a un'età nettamente superiore rispetto a quella di Sinner. Anche se poi non è tornato ai livelli di prima. Mi sembra un po’ troppo pessimistico il pensiero di Bottazzi, ma purtroppo è un incidente di percorso molto importante. Io mi sono fatto male alla spalla proprio nel momento in cui giocavo meglio. Quando vai sotto ai ferri e torni in campo non sei più quello di prima, per cui mi auguro che non sia il caso di Sinner e che non si debba operare. Per cui, in caso di un intervento, potrebbe tornare ma difficilmente agli stessi livelli e questo vale per tutti gli infortuni. Per lui che venga scongiurata il prima possibile l'ipotesi dell'intervento.
Te lo aspettavi questo ritiro?
Se hai delle infiammazioni importanti o dei problemi collaterali ci sta che si sia ritirato da un torneo, non è né il primo né l'ultimo. Ora però bisogna valutare i tempi di recupero e soprattutto le modalità di recupero, nonché sapere di preciso quale sia l'entità del suo infortunio.
Giocherà gli internazionali di Roma?
Mi auguro di sì, ma non è detto che non si ritiri all'ultimo dal torneo. Se lui per Roma non è al 95% o al 100% non rischia per il proseguo dei tornei successivi, quindi erba e Olimpiadi che, come ha detto lui, sono il suo obiettivo. Per cui il rischio che si ritiri c'è, perché se ci dovesse giocare sopra ci sarebbe il rischio che il problema peggiori. Ma se lo dovessimo vedere in campo vorrebbe dire che ha avuto la rassicurazione dal suo staff medico di poterlo fare.
A livello di classifica quanto lo penalizzerebbe l'assenza dagli internazionali?
Saltare due master 1000 in cui aveva la probabilità di vincere sicuramente lo penalizza, ma anche gli altri giocatori che sono al vertice con lui hanno saltato dei tornei, per cui se lo può permettere. Gli altri rispetto a lui finora hanno saltato un numero maggiore di grossi tornei. Per la sua scalata al numero 1 del mondo potrebbe essere penalizzato solo se fosse un infortunio di grande entità che gli comporterebbe di stare fuori dal campo per parecchio tempo.
A proposito di infortuni come vedi Matteo Berrettini?
Lui ha avuto degli infortuni molto grossi e tornare dopo è difficile. Eravamo abituati a vederlo in top ten, con vittorie al Queens, la finale a Wimbledon e altri risultati incredibili. Ora lo vediamo molto dietro. Oltre all'infortunio alla caviglia ha avuto anche il problema all'addominale, che nel tennis è una zona molto sollecitata. Ora non è sicuramente il Berrettini di un tempo, non escludo che possa tornare anche se è veramente difficile. Se riesce a trovare la continuità potrà restare tranquillamente nei top 30, ma la cosa fondamentale è la continuità, perché dopo il rientro ha già saltato il torneo di Monaco.
C’è un allarme infortuni? Si sono ritirati Sinner, Medvedev, Alcaraz e Lehecka. C’è chi dice che si giochi troppo.
Giocare quasi tutte le settimane dai primi di gennaio fino al 20 di novembre comporta che il fisico subisca una serie di stress. Poi le partite di oggi sono molto fisiche, per cui giocare tutti i giorni un match da due ore più il doppio, poi c'è la Coppa Davis non è facile. Il fisico ne risente molto e tanti infortuni sono dovuti probabilmente al fatto di dover giocare molto, perché se non giochi non fai risultato, ma il punto è che la classifica è costruita sulla base della continuità. Sinner io lo vedo numero 1 proprio perché, anche se non dovesse vincere, non perde mai prima delle semifinali. Quindi lui ha una continuità pazzesca ed è quello che lo porterebbe in vetta alla classifica. I giocatori di oggi sono estremamente monitorati, per cui, se non entrano in campo, e perché sanno che non possono giocare ai massimi livelli per competere con gli altri. Ricordiamoci che un top ten che incontra un numero 40 al mondo probabilmente vince ma deve giocare al massimo, perché se non è in forma può perdere tranquillamente.
Musetti ha fatto una dichiarazione particolare: “non mi interessa se il gioco di mer*a ora voglio vincere”. Ma gioca male?
Per me lui gioca benissimo, per cui non credo il problema riguardi il gioco. Magari si sente poco in fiducia, perché è in un periodo particolare in cui i risultati non arrivano, ha dei punti in scadenza ed è sotto pressione. Quindi ora guarda più il risultato rispetto al bel gioco.
Per gli internazionali chi vedi come favorito?
Sicuramente Sinner se è in condizioni buone. Gli altri italiani hanno tutti la possibilità di fare un ottimo torneo, e tra questi c'è lo stesso Musetti che ha il potenziale per fare un exploit come ha già fatto in passato.
Tra gli italiani c'è qualcuno che ti ha deluso?
Credo che Musetti qualcosa in più potesse fare, perché lui ha il potenziale per fare molto meglio rispetto a quello che ha fatto nell'ultimo periodo.