Briatore parte dalla Benetton: “Vincevamo – dice al Corriere – e davamo fastidio: un’azienda di magliette batte i team storici. Abbiamo cambiato gli equilibri e anche la comunicazione portando in pista la moda, le modelle e i grandi stilisti”.
E sui successi alla Renault: “Lì abbiamo girato lo stesso film con attori differenti. Al posto di Schumacher c’era Alonso, che a 40 anni è un lottatore. Gli voglio bene”.
Anche Schumacher lotta, ma in condizioni purtroppo molto differenti dopo l’incidente sugli sci dopo il quale di lui si è saputo pochissimo, con Jean Todt che ha detto che Michael è vivo solo perché sua moglie Corinna ha voluto che sopravvivesse e il figlio Mick che ha confessato che rinuncerebbe a tutto pur di poter parlare di Formula 1 con lui: “A volte – le parole Briatore – ritrovo vecchie foto di noi due, me lo voglio ricordare così com’era. Quando devi parlare di lui, pensando a come è adesso, è molto dura per tutti quelli che come me lo hanno frequentato. Bisogna soltanto pregare, solo un miracolo potrebbe farlo tornare la persona di prima”.
A proposito di miracoli, tornerà mai a vincere la Ferrari, a secco dal 2008? “Almeno un mondiale, quello del 2010 con Alonso, è stato buttato via. Ma li aspettiamo adesso, hanno sempre detto che avrebbero puntato sul 2022. Ora che si sono rimescolate le carte mi auguro che la Ferrari vinca. E anche se non dovesse vincere il titolo, che almeno sia competitiva”.
Non è bastato nemmeno Marchionne: “Marchionne è stato straordinario sotto tanti aspetti, un mago dell’industria. Ma non ha lasciato il segno in F1, non credo che l’abbia capita fino in fondo”.
E Briatore? Non gli sarebbe piaciuto andare in Ferrari? “Sicuramente. Ma non mi hanno mai chiamato e ci siamo sempre trovati l’uno contro l’altro: prima alla Benetton e poi alla Renault. Alla Ferrari non si può dire di no, chi lo racconta dice bugie. Ricordo quando Michael mi disse che stava parlando con Maranello, capii subito che era il suo sogno. La Ferrari – conclude il 71enne neoambasciatore della Formula 1 sul Corriere – è una realtà unica, ancora più unica dei risultati che ha ottenuto”.