È la tarda mattinata di mercoledì 24 luglio, eppure l’impressione è che qualche pilota abbia comunque deciso di stappare una bottiglia fresca davanti al comunicato congiunto di FIM e Dorna sull’addio di Freddie Spencer allo Stewards Panel MotoGP. L’americano, tre volte campione del mondo negli anni Ottanta, è stato presidente di quello che di fatto è l’arbitraggio del motomondiale nel 2019, producendo in queste cinque stagioni un gran numero di critiche tra i piloti. Qualcuno (più di uno e in più occasioni) ha chiesto la sua sostituzione, il suo allontanamento e una sorta di sindacato dei piloti, cosa che vedremo accadere a fine stagione.
Il suo posto verrà preso da Simon Crafar, ex pilota neozelandese (una vittoria in Classe 500 a Donington, nel 1998) nonché reporter per Dorna da quasi un decennio. "È stato un piacere essere stato il primo presidente del comitato e aver lavorato per mettere assieme le persone e le procedure di cui disponiamo ora”, si legge da Spencer nel comunicato stampa. “Quando mi è stato chiesto di ricoprire questo incarico ho accettato perché volevo contribuire al miglioramento dello sport e sono orgoglioso del mio lavoro, non vedo l'ora di realizzare alcuni progetti entusiasmanti in futuro e so che la squadra sarà in ottime mani con Simon”.
Perché Simon Crafar può essere l’uomo giusto per questo lavoro
Simon è veramente un grandissimo appassionato delle corse. Gira per il paddock dal giovedì mattina, segue ogni gara da almeno vent’anni e ha ottimi rapporti con praticamente chiunque: piloti, uomini Dorna, sponsor, ospiti e giornalisti. È un uomo dai modi gentili, estremamente preparato sul versante tecnico nonché, spesso e volentieri, l’unico giornalista televisivo ad essere presente ai media scrum in sala stampa, quando chi scrive ha il suo momento (normalmente a fine giornata) per chiacchierare un po’ coi piloti. Simon si interessa di tecnica, anticipa le risposte, è curioso e prende estremamente sul serio il suo mestiere. È, in poche parole, una bravissima persona. Tra le altre cose, nel suo tempo libero Crafar organizza aste con cimeli di vario genere per finanziare un’associazione, Riders for Dogs che si prende cura di cani abbandonati o maltrattare. Non che questo basti a gestire la pressione del mestiere che sarà chiamato a portare a termine dal prossimo anno, tuttavia come inizio sembra promettente anche per Dorna, di cui Crafar conosce bene le dinamiche. Simon lavorerà con Andrés Somolinos and Tamara Matko, già parte del MotoGP Stewards Panel.
"Non vedo davvero l'ora di affrontare questa nuova sfida”, sono le parole di Simon Crafar. “Non ho preso alla leggera la decisione di fare questo cambiamento e accettare questa nomina, perché significa lasciare un ruolo che ho amato molto, ma dopo sette anni come reporter per la MotoGP sono pronto per qualcosa di nuovo. Mi avvicinerò a questa nuova posizione utilizzando la mia esperienza dentro e fuori dalla moto come pilota, tecnico, coach e giornalista, ma più di ogni altra cosa con il mio amore per il nostro sport e il rispetto per i piloti. Mi sento onorato per aver ricevuto questa fiducia e di essere stato nominato per questo ruolo”.