Per capire la complessità che si nasconde dietro alla realizzazione del calendario della lega americana di football, bisogna fare un passo indietro e capire come sono organizzate le squadre all’interno della NFL. I 32 team sono divisi in due gruppi da sedici chiamati Conference, la National Football Conference (NFC) e la American Football Conference (AFC). All’interno di ogni Conference ci sono 4 Division, quelli che possiamo chiamare anche gironi. Le Division prendono il nome dai punti cardinali: North, East, South e West. Ogni team, nell’arco della regular season, deve disputare 17 partite in poco più di quattro mesi con una sola settimana di pausa, la bye week, sfidando avversari sia della propria Division e Conference, sia team della fazione opposta.
Ogni franchigia dovrà sfidare le altre tre squadre del proprio girone due volte, una in casa e l’altra in trasferta, per un totale di sei partite. Dopo i propri “derby”, si aggiungono altre quattro partite contro un altro intero girone della propria Conference, arrivando a dieci incontri; si aggiungono poi quattro scontri diretti contro un intero girone della Conference opposta portando il totale a 14, le ultime tre partite vengono decise in base al ranking dell’anno precedente tra tutte le squadre rimanenti della NFL. Due di queste contro team della propria Conference e una di quella avversaria. Il calendario viene organizzato in modo che nell’arco di quattro ogni team della NFL giochi contro tutte le altre squadre della lega.
Agli organizzatori spetta il compito di pianificare un campionato da 272 partite. La complessità che il gruppo si trova a fronteggiare va oltre la sola creazione del calendario ideale, devono tenere presente anche un’altra serie di fattori. Gli organizzatori devono tenere a mente le aspettative dei fan, tenendo conto che gli stadi della lega ospitano anche altri eventi nell’arco dell’anno, come per esempio concerti di grandi artisti. Non si tratta solo di incastrare la partita giusta nel giorno giusto. A questo quadro già molto articolato, da qualche anno è stato aggiunto un ulteriore fattore: le International Series. Ogni anno dal 2007 si disputano partite in Europa, a Londra. Negli ultimi anni sono state aggiunte anche altre tappe, come Monaco e Francoforte e da quest’anno è previsto anche il Brasile.
I programmatori del calendario devono anche tenere presenti gli accordi con i media per la messa in onda delle partite. La maggior parte dei match sono giocati di domenica, dal 2006 si è aggiunto un incontro il giovedì sera, il Thursday Night Football mentre il match del lunedì, il Monday Night Football, è un'istituzione televisiva americana dal 1970. Nel mondo della palla ovale nulla viene lasciato al caso, nemmeno il primo calcio d’inizio del nuovo campionato. La stagione si inaugura a settembre con la partita del Thursday Night che vede scendere in campo i vincitori del Super Bowl dell’anno precedente. Quest’anno toccherà di nuovo ai Kansas City Chiefs che il 5 settembre che se la vedranno in casa, all’Arrowhead Stadium, contro i Baltimore Ravens. Per i corvi di Baltimora potrebbe essere un amaro inizio di stagione dopo essere stati eliminati alla semifinale dello scorso anno dai campioni in carica.