In questi mesi non si fa che parlare del possibile accordo tra Yamaha ed VR46 Racing Team, che secondo voci autoritarie (ma forse non autorevoli) potrebbe avvenire già nel 2024. Nello specifico Jorge Viegas, presidente FIM, ne ha parlato come di un dato di fatto, mentre da qualche mese Lin Jarvis (direttore di Yamaha Racing MotoGP) ha ammesso che con Valentino Rossi c’è tutt’ora un grande dialogo: non solo i piloti al Ranch si allenano con moto Yamaha e la VR46 gestisce per conto dei giapponesi una squadra in Moto2, tra le parti c’è anche un accordo per l’abbigliamento del team MotoGP, interamente gestito dalla VR46 Racing Apparel.
Le perplessità sul passaggio del Team VR46 da Ducati a Yamaha sono principalmente due, entrambe piuttosto significative: la prima è che il contratto con Borgo Panigale è di tre anni, dunque per il 2024 dovrebbe quindi essere rescisso in anticipo. Il che, ad ogni modo, è un problema facile da aggirare col denaro, che in mancanza di altre soluzioni potrebbe venire anche offerto da Dorna per bilanciare meglio la griglia di partenza, d’altronde otto Ducati non fanno bene allo spettacolo. L’altro ostacolo invece è puramente tecnico, cosa che per un ex pilota come Valentino Rossi rischia di essere la priorità assoluta: al momento Ducati ha una moto migliore da offrire e, a giudicare dai test, le cose non stanno certo per cambiare.
Ora, secondo Autosport e Speedweek, Lin Jarvis si sarebbe seduto al tavolo delle trattative con Alonso Lopez, straordinario talento della Moto2 subentrato a stagione già iniziata per sostituire Romano Fenati all’interno del team di Luca Boscoscuro. Lopez va forte, impara in fretta e per molti è stato la sorpresa dell’anno assieme a Izan Guevara in Moto3. Tra lui e il numero uno di Yamaha c’è stata una lunga chiacchierata che Jarvis ha riassunto così: “È un bravo ragazzo e un buon pilota. Stiamo osservando i suoi progressi con interesse”.
Se Valentino Rossi e soci decideranno di rinunciare a Ducati è presto per dirlo, ma che decidano di delegare ad altri la scelta dei piloti sembra molto difficile. Impensabile poi che Ducati pretenda dalla VR46 di fare da vivaio per i giovani talenti, perché a Borgo Panigale hanno già il Team Pramac a cui affidarli. A Yamaha, invece, serve proprio questo, un team di supporto. E per i ragazzi di Tavullia al momento non sembra una prospettiva così entusiasmante.