La MotoGP a Portimão ci ha regalato tutti gli spunti necessari a sopravvivere per le prossime due settimane, quando i piloti atterreranno negli Stati Uniti, ad Austin, per correre il GP delle Americhe. Finito il GP della domenica e finite le interviste, ci siamo presi un quarto d’ora per farci raccontare il weekend da Carlo Pernat, che ha visto il suo Enea Bastianini tornare in pole position dopo un anno e mezzo di assenza e salire di nuovo sul podio. Oltre a questo però c’è ben altro, a partire dai consigli della nostra rubrica #PernatAdvisor. Per il resto Portimão ci ha mostrato la guerra politica tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez, un Pedro Acosta da lacrime, Jorge Martín primo in campionato e l’Aprilia, bella e fragile, che ha tutte le intenzioni di andare a prendere Ducati prima che lo faccia KTM.
Che weekend è stato per Carlo Pernat?
“Più dolce che amaro, è chiaro che mi è rimasto qua l’errore di Enea di sabato, quello lì gli è costato il podio, perché era una gara da podio. Si era innervosito i primi due giri, sono cose che capitano però la concentrazione è importantissima. Potevamo essere secondi a meno punti, ma devo dire che è un weekend per cui firmerei. Anche se, dico la verità, mi sarei anche aspettato che avesse potuto vincere una delle due”.
È un Enea Bastianini particolarmente in forma.
“Per me in questo momento è il miglior Bastianini che ho avuto da qui a sei anni, sia in termini mentali che fisici, che di cattiveria sportiva e voglia. E sono convinto che si giocherà il mondiale. Poi ricordiamoci che ora si andrà negli Stati Uniti e lui ad Austin… è la pista number one per lui, non è mica solo quella di Marc Marquez. Prevedo battaglia”.
Hai detto Marc Marquez: come hai visto l’incidente con Pecco Bagnaia?
“Eh. Lui è un otto volte campione del mondo, ci mancherebbe altro. E qui si sorpassa. Però sono iniziati i primi problemi, lo avevamo detto subito. Ha innescato anche qualche problema politico, nel senso buono della parola. Incominciamo da qui, questo con Bagnaia è già un problema. È chiaro che si tratti di un incidente di gara, ma se al posto di Marc Marquez ci fosse stato un altro forse Pecco non ci avrebbe provato così. Però certo, è giusto che Marc Marquez ci abbia provato e che Pecco Bagnaia abbia risposto. Poi parliamoci chiaro: se l’avversario ti dà fastidio anche politicamente è chiaro che devi tenerlo lì, è normale. Non colpevolizziamo nessuno. Magari ci fossero queste sportellate, questo è uno sport di sportellate ragazzi, ci divertiamo eh”.
Ok. E Pedro Acosta?
“È un predestinato come Valentino Rossi e Marc Marquez questo, eh”.
Anche nel modo di parlare.
“Sì, ti guarda e lo capisci che - in senso buono - è un figlio di buona donna. Ti prende per il sedere un po’. Però è un manico… sai, sono piste in cui non ha mai girato con la MotoGP. Finché sei in Malesia o in Qatar, dove hai passato le giornate a provare, è un conto. Fai 12 ore in pista, qui farai un’ora e mezza. E un’ora e mezza in una pista in cui non hai mai girato… è vero che è una delle sue piste preferite, lo rivedremo in America, però ragazzi… e che sorpassi belli, anzi stupendi. Anzi ha rischiato tanto, perché due o tre imbarcate le ha prese anche lui. Si dovrà un po’ calmare, eh. Ma quando nel mondiale ci sono piloti di un certo tipo bisogna solo che… scappellarci”.
Tra Aprilia e KTM chi vedi meglio nella sfida a Ducati?
“Mah, devo dire la verità: chi ha fatto il salto in avanti più grande secondo me è l’Aprilia, sono molto sincero”.
Cosa manca loro per essere lì davanti? Oggi la storia di Maverick Vinales che ha corso con il cambio rotto è stata clamorosa.
“Forse ad Aprilia manca un po’ di squadra. Secondo me la moto ha fatto un bel passo in avanti. Devono organizzarsi un po’ più con le persone perché queste cose non devono succedere. Poi succedono eh, però… manca questo step di squadra secondo me, perché tecnicamente ripeto, la moto va benissimo. A passarla è dura, lo ha detto anche Enea. Mi ha spiegato che in accelerazione Maverick Vinales ne aveva un po’ dei più”.
Ci siamo, chiudiamo con il nostro Pernat Advisor. Dove mangiare e dove non dormire a Portimão?
“Per mangiare ci sono tanti bei posti, per me però il migliore è O Camilo. È sugli scogli, c’è il pesce freschissimo. Tu lo scegli, te lo friggono e lo mangi, ma è un posto in cui devi prenotare almeno un mese prima. Per il resto è inutile andare per locali: qua sono tutte brasiliane che vengono specialmente da Salvador de Bahia e Goiania. Ne ho conosciute parecchie in questi anni, ce ne sono sempre di più. Bisogna che vi diate da fare”.