La rivalità tra Valentino Rossi e Casey Stoner è stata senza dubbio tra le più acerrime del Dottore. I due si sono battagliati in tutte le piste con l’australiano che, soprattutto ai tempi della Ducati, sembrava inarrestabile. È così che, dopo il documentario su Dazn, il due volte campione del mondo ha rivisto i momenti più salienti dei duelli proprio con la leggenda di Tavullia, su tutti quella gara di Lacuna Seca: “Entrambi iniziavamo a inseguire più punti per il campionato. Forse aveva già un piano in testa, o era in grado di battermi oppure voleva che entrambi finissimo a terra – ha detto sul sito della MotoGP – Non lo so, ma alcuni sorpassi suggeriscono quale fosse la sua mentalità. Fin dai primi giri fu molto chiaro il suo piano, non voleva lasciarmi andare, non dovevo trovare il mio ritmo”.
Dalle sue riflessioni sembra quindi che Casey Stoner non sia ancora riuscito a digerire il comportamento del Dottore negli Stati Uniti. L’australiano continua così a sostenere che Valentino non si sarebbe mai arreso in quella circostanza, anche a costo di superare i propri limiti: “In un modo o nell'altro, non voleva che vincessi quella gara. Ha usato la pista in modo poco sicuro, è uscito e ha preso un vantaggio, il regolamento dice che se esci di pista e prendi qualche vantaggio, devi restituirlo. Lui non lo ha fatto”.
Tuttavia, Stoner è consapevole di aver anche commesso un errore. “Nell'ultimo giro ha fatto una cosa che aveva già fatto un paio di volte durante la gara, frenando molto presto all'ingresso della curva, sostanzialmente per cercare di cogliermi alla sprovvista, perché sapeva che avrei cercato di trovare un via d'uscita – ha aggiunto - Non mi aspettavo che frenasse così presto e sono entrato nella ghiaia, nella parte più profonda ho perso la ruota anteriore e la gara è finita. È stato un mio errore. Continuo a pensare che se non avessi commesso quella sciocchezza avrei vinto la gara”. C’è stato quindi, nella loro relazione, un prima e un dopo Laguna Seca 2008 che ha incrinato i rapporti tra Valentino Rossi e Casey Stoner: “Prima eravamo rivali, dopo… rivali più duri – ha concluso su Motosan - Da quel momento in poi non mi importava se stava lottando per il campionato, di certo non sarei stato suo amico, non lo avrei di certo aiutato. Dopo quel momento, ho imparato ad essere più egoista nelle mie carriere, a non preoccuparmi troppo se qualcuno doveva andare molto tempo dopo il mio sorpasso”.