Da sempre nello sport si cerca il migliore in assoluto, colui che attraverso i tempi ha saputo toccare l'apice che, non necessariamente, coincide con chi ha vinto di più. Ronaldo o Messi? Schumacher o Senna? Premesso che chi arriva a competere a certi livelli è degno di ogni rispetto e considerazione, esiste una sorta di club esclusivo che comprende le eccellenze e, tra queste, il numero uno assoluto. Per quanto riguarda la MotoGP cosa ne pensano i piloti che sono attualmente impegnati nel motomondiale? Una domanda che va oltre i titoli e le vittorie e le risposte hanno riservato alcune sorprese, soprattutto per le assenze.
Ma partiamo dal vincitore indiscusso: Valentino Rossi. Questo non sorprende, non solo è il pilota più vincente dell'era moderna, ma ha dimostrato di saper vincere con moto e condizioni diverse, di avvicinare un numero inimmaginabile di persone al motociclismo e, perché no, è anche personaggio mediatico e ha saputo creare una vera e propria scuola di talenti. La vittoria di Vale è netta e senza appello, non solo i "suoi" piloti come Bagnaia e Marini lo hanno indicato come numero uno, ma quasi metà dei piloti attualmente in griglia lo ha "nominato". In alcuni casi la risposta è stata dettata da sano campanilismo, così non stupisce che Takaaki Nakagami abbia ricordato Daijiro Kato e non è strano che Marc Marquez abbia citato Mick Doohan, 5 volte campione del mondo in sella alla Honda.
Ma non sono solo le vittorie a contare, così due giovani fenomeni come Pedro Acosta ed Enea Bastianini eleggono il funambolico Kevin Schwantz pur avendo vinto un solo titolo (e per altro anche "grazie" al drammatico incidente di Wayne Rainey); qualcun altro un po' cerchiobottista non individua un solo nome: Schwanz, Rossi, Mamola è un terzetto interessante, così come quello proposto da Alex Marquez: Criville, Pedrosa, Marc Marquez.
E qui entriamo nella sezione: "assenze illustri". Di tutti i piloti citati Marc Marquez è l'unico ancora in attività, ma il fatto che venga nominato esclusivamente dal fratello Alex fa un po' specie. Altri piloti che - forse - avrebbero meritato di essere almeno citati sono Casey Stoner e, un po' più defilato, anche Max Biaggi. Infine, immaginiamo che non ci sia rimasto per niente bene anche il buon Giacomo Agostini, che dall'alto dei suoi 14 titoli mondiali è il pilota più vincente di sempre e, spesso, viene proprio per questo affiancato a Valentino Rossi. Forse, per i piloti di oggi, Agostini è un nome che sa troppo di un'altra era, un altro motociclismo, ma il pilota di Bergamo è stato il primo che ha affrontato questo sport come un atleta, ha vinto di tutto e di più con moto diversissime (spesso correndo a poche ore di distanza) e, come Vale, ha saputo avvicinare tantissime persone a questo sport.