Non c’è pace per il motociclismo spagnolo, straziato da un nuovo lutto, il secondo in meno di un mese. Pau Alsina Sanchez, 17 anni, pilota catalano del Team Estrella Galicia 0,0, ha perso la vita lunedì 21 luglio dopo un volo spaventoso durante un test privato al circuito MotorLand di Aragón e dopo un’agonia di due giorni in ospedale in cui i medici hanno tentato di tutto per salvarlo. Sabato 19 luglio, nella curva più veloce del tracciato, la sua moto lo ha scaraventato in aria con violenza. L'impatto è stato devastante e i soccorritori lo hanno trovato già privo di sensi sull'asfalto. Trasportato d'urgenza all'ospedale di Saragozza, due interventi chirurgici consecutivi non hanno potuto fermare l'emorragia cerebrale. Le macchine della terapia intensiva hanno lottato per 48 ore, ma le lesioni interne erano troppo gravi.

Nato a Sallent de Llobregat il 22 gennaio 2008, Alsina era una delle speranze del motociclismo iberico. Quest'anno correva simultaneamente nel Campionato Italiano Moto3 – dove con quattro podi occupava il quarto posto assoluto – e nel Mondiale JuniorGP. Il suo piano era chiaro e lo aveva confidato a un giornale locale appena pochissimi giorni prima della tragedia: raggiungere la MotoGP entro cinque anni, seguendo le orme di Marc Márquez e dei fratelli Espargaró. Nel 2024 aveva dominato l'European Talent Cup con il team Artbox, dimostrando un talento precoce e una grinta fuori dal comune. La sua stagione 2025, definita da lui stesso "decisiva", includeva l'ottavo posto a Jerez nel JuniorGP e il terzo podio a Vallelunga appena tre settimane fa.
La notizia ha scatenato un'ondata di dolore anche tra i piloti della MotoGP, con i fratelli Marquez, Jorge Martìn e Joan Mir che hanno voluto mandare un messaggio di cordoglio alla famiglia attraverso i loro profili social. Salvador Illa Roca, presidente della Generalitat de Catalunya, ha pubblicato un messaggio che vale per tutti: "Piangiamo la scomparsa di una delle grandi promesse del nostro motociclismo". Il RACC, storico sponsor del pilota, ha ricordato la sua "determinazione esemplare e spirito di squadra". Il comune di Sallent, la sua città, ha invece proclamato lutto cittadino e osservato un minuto di silenzio. Questa tragedia arriva a soli venti giorni dalla morte di Borja Gómez a Magny-Cours, gettando l’ennesima ombra sinistra sul motorsport a due ruote.
Alsina aveva iniziato nel motocross a sei anni, sviluppando da subito, però, un amore viscerale per la velocità. I tecnici dello JuniorGP lo descrivevano come un ragazzo metodico, capace di analizzare ogni curva con precisione maniacale. Uno, insomma, che faceva pensare un po’ a Jorge Lorenzo. La sua ultima foto sui social lo ritrae sorridente nel box di Aragón, casco in mano, ignaro del destino che lo attendeva poche ore dopo.