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Niente di nuovo sul fronte Brno: RE-MARQUEZ FIRMA UN ALTRO ROMANZO che asfalta la MotoGP 2025 e racconta il trauma degli sconfitti. Pecco quarto, ma il vero spettacolo è in casa Aprilia

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

20 luglio 2025

Niente di nuovo sul fronte Brno: RE-MARQUEZ FIRMA UN ALTRO ROMANZO che asfalta la MotoGP 2025 e racconta il trauma degli sconfitti. Pecco quarto, ma il vero spettacolo è in casa Aprilia
Tutto come da pronostico. Marc Marquez ha vinto anche a Brno, in barba a quelli che puntavano sulle curve a destra e su una qualifica in cui ha dovuto accontentarsi. Strategia perfetta, Bezzecchi controllato fino all'attacco senza appello e, poi, tempi da fenomeno quel tanto che è bastato a mettere tutti a distanza. Sul podio si rivede anche Pedro Acosta, mentre per Pecco Bagnaia il quarto posto vale comunque un sorriso. La grande gioia, però, è stata altrove e è l'immagine che resterà veramente indimenticabile di questa Brno 2025

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

C’è un vecchio e crudissimo romanzo del 1929 che racconta meglio di tutti gli altri il trauma psicologico subito dagli sconfitti in guerra: “Niente di nuovo dal fronte occidentale”. E’ di Eric Maria Remarque quel cognome, insieme a quel tema, può servire per raccontare anche la MotoGP 2025: dominata da Re Marquez e con tutti gli altri costretti al ruolo di semplici comparse. Quasi a solidarizzare tra di loro e a trovare, proprio in ciò che Marc Marquez riesce a fare, quella consolazione dolce di chi, invece, è circondato dalla devastazione dei propri sogni.

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Niente di nuovo sul fronte Brno, quindi, con Marc Marquez che ha fatto ancora una volta tutto quello che voleva, partendo cauto, restando buono dietro Bagnaia e Bezzecchi e, poi, mettendoseli alle spalle quando ha capito che ormai non c’era più da stare troppo attenti con le gomme. Risultato? Il mondiale è finito, con 120 punti di vantaggio di Marc sul fratello Alex, oggi caduto e probabilmente anche penalizzato in vista del prossimo GP dopo l’incidente che è costato l’ennesimo crash anche a Joan Mir. Marc, però, si ostina a dire di no e a chiedere guardia altissima ai suoi. “E’ stata una prima parte della stagione super – ha detto l’otto volte campione del mondo - in queste ultime gare abbiamo fatto un passo in avanti, sto guidando molto bene. Ora arriviamo alla pausa estiva, ma mancano ancora dieci gare, dobbiamo mantenere la stessa intensità e la stessa mentalità”.

Tutto uguale, tutto come sempre, almeno lassù davanti, almeno da quanto Marc Marquez non ha deciso che i sogni di Marco Bezzecchi, che nel frattempo s’era messo primo e aveva iniziato a tirare come un forsennato, potevano anche fermarsi lì. “Il primo giro – ha raccontato il pilota dell’Aprilia - è stato incredibile, mi sono divertito tantissimo nella prima parte della gara. Quando Marc mi ha passato ho visto immediatamente che lui aveva qualcosa di più. E’ stata comunque una prestazione fantastica, sono molto felice, devo ringraziare tutta l'Aprilia”. Il Bez ha dimostrato che tra tutti è quello che il famoso trauma psicologico degli sconfitti lo subisce meno: è rimasto lì, ha martellato sullo stesso ritmo rispondendo ai tironi di Marc e, alla fine, ha portato la sua Aprilia RS-GP sul secondo gradino del podio dopo essersi sì dovuto arrendere al 93,ma avendo tenuto a debita distanza un Pedro Acosta in giornata di grazia con la sua KTM.

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Per la moto del marchio austriaco è stato un gran fine settimana, macchiato solo da una brutta caduta di Enea Bastianini mentre si trovava quarto e in piena rimonta su quelli davanti. "L'ultima volta che sono finito sul podio è stata in Thailandia l'anno scorso, c'è voluto tanto tempo – ha detto un raggiante Pedro Acosta al parco chiuso - Vedere come siamo partiti a inizio dell'anno e vedere ora tutti quelli della squadra sotto al podio mi fa solo venire voglia di ringraziarli tutti. Da parte mia non è stato semplice gestire la situazione quando niente andava come avremmo voluto. Voglio ringraziare tutti, penso che sia una delle migliori gare in MotoGP per me. Ora continuiamo così".

E Pecco Bagnaia? Anche per Pecco i guai sono stati quelli di sempre, con il posteriore della sua Desmosedici sembrato particolarmente ballerino nella fase centrale della gara, dopo i sorpassi subiti, nell’ordine, da Bezzecchi, Marquez e Bastianini. Il ritmo è tornato buono sul finale, con il vicecampione del mondo che è riuscito a arrivare sul traguardo tenendo a tiro Pedro Acosta e sfiorando il podio. “Meritava di fare qualcosa meglio rispetto a ieri dopo i problemi che gli abbiamo causato noi nella Sprint – ha detto Gigi Dall’Igna ai microfoni di Sky – continueremo a lavorare per mettere Pecco nella condizione di lottare con Marc e capire perché non ha il feeling che vorrebbe”.

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Se Gigi Dall’Igna non ha mai smesso di sorridere, gli occhi belli e potenti tra quelli che non guidano ma comandano li ha avuti, però, Massimo Rivola. Sì, perché ok Marquez, ok la seconda piazza di tigna e talento di Bezzecchi, ok il podio e la bella rimonta di Bagnaia, ma il miracolo vero nella domenica di Brno l’ha fatto Jorge Martin: settimo al ritorno dopo il lunghissimo stop. Ecco, la vera immagine da portarsi via da Brno è Massimo Rivola in piedi sul muretto, quasi più contento del settimo di Martìn che del secondo di Bezzecchi qualche minuto prima di una festa bellissima dentro un box che finalmente è completo e può coccolarsi i suoi campioni, senza pensare a niente di diverso dal futuro.

Quanto al resto della classifica, tra Pecco, quarto, e Martìn, settimo, spicca il risultato di Fabio Quartararo (che nelle primissime fasi ha lottato con i primi fino a doversi arrendersi alla manifesta inferiorità della sua M1) e di Raul Fernandez, che ha portato a ridosso della top five l’Aprilia di Trackhouse. Dietro Martìn, invece, completano la top ten Fermin Aldeguer, Brad Binder e Pol Espargarò. Per la Ducati di Fabio Di Giannantonio, mai davvero in partita nel fine settimana di Brno, bisogna invece scorrere fino alla sedicesima piazza. Nessun punto messo nel sacco dal pilota romano che si è visto, ora, scavalcato (insieme a Morbidelli, assente a Brno) in classifica generale da Marco Bezzecchi al quarto posto.

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La classifica finale del GP della Repubblica Ceca

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