image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Come fosse Al-Thani: una Germania
alla Smith e Carlos e l’acqua frizzante
di Stramaccioni

  • di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

24 novembre 2022

Come fosse Al-Thani: una Germania alla Smith e Carlos e l’acqua frizzante di Stramaccioni
La Germania esce con la foto più iconica di questi mondiali. La squadra con la mano sulla bocca, come a voler dire che li stanno silenziando a forza. La FIFA non trasmette le immagini, ma la Federcalcio tedesca sì e il tweet diventa virale. Intanto messi esce con la campagna Vision 2030 per l'Arabia Saudita, ormai amicona del Qatar. Peccato che l'Argentina in campo non abbia dato buona prova di sé. La menzione d'onore d come fosse al-Thani però va a...

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Adesso sì, adesso finalmente Qatar 2022 potrà rimanere nella storia. Non per il calcio, ma per la foto definitiva, quella destinata a restare, perché prodromi e paralipomeni del Mondiale “migliore di sempre” sono tutti nell’immagine della nazionale tedesca schierata per le foto di rito prima del fischio di inizio di Germania-Giappone, mercoledì all’ora del caffè post-prandiale: sei giocatori in piedi, cinque accosciati, lineamenti tra i più disparati e tutti con una mano a coprire la bocca. Foto d’impatto, forse la più iconica di sempre per il calcio, e siamo vicini ai livelli olimpici di Smith e Carlos, almeno dal punto di vista comunicativo. Non volete che si scrivano messaggi sulle divise, che si indossino fasce arcobaleno, preferite che si parli solo di calcio? Bene, beccatevi questo pacifico pugno nei denti.

It wasn’t about making a political statement – human rights are non-negotiable. That should be taken for granted, but it still isn’t the case. That’s why this message is so important to us.

Denying us the armband is the same as denying us a voice. We stand by our position. pic.twitter.com/tiQKuE4XV7

— Germany (@DFB_Team_EN) November 23, 2022

Tradotto: «Volevamo usare la fascia del nostro capitano per prendere posizione sui valori che abbiamo nella nazionale tedesca: diversità e rispetto reciproco. Insieme ad altre nazioni, volevamo che la nostra voce fosse ascoltata. Non si trattava di fare una dichiarazione politica: i diritti umani non sono negoziabili. Dovrebbe essere dato per scontato, ma non è ancora così. Ecco perché questo messaggio è così importante per noi. Negarci la fascia da braccio è come spegnere la nostra voce. Sosteniamo la nostra posizione». L’abbiamo vista tutti, quella foto. L’abbiamo vista tutti, ma non nelle dirette televisive, perché la regia della Fifa ha deciso di non mostrarla né durante, né dopo. Chi se ne è accorto ha rispettato i diktat di Nyon, quelli che guai a mostrare qualsiasi forma di dissenso e allora, visto che in Italia se la sono persa live anche i telecronisti Rai, ci hanno pensato i social network a dare la notizia. Bisogna farsene una ragione: l’informazione passa prima da lì, e quella mano a tapparsi la bocca seppellisce in un colpo le riluttanze di inglesi, gallesi e olandesi, fermi a parole, e neanche tutti.

Il capitano della Germania Manuel Nuer con la fascia arcobaleno di One Love
Il capitano della Germania Manuel Nuer con la fascia arcobaleno di One Love

Un figurone, insomma, per la Fifa, seppellita dalle risate perché, pochi minuti prima che il tweet della federcalcio tedesca diventasse virale, l’assistente arbitrale surinamese Zachari Zeegelaar controllava la fascia del portiere e capitano tedesco Manuel Neuer per sincerarsi che non fosse quella della campagna One Love e, verificato che al braccio avesse quella autorizzata, se ne andava soddisfatto per non dover annotare nulla di sospetto. La Germania poi ha perso contro il Giappone, ma vabbè, e lo ha fatto in maniera molto simile a quella in cui l’Argentina era stata sconfitta il giorno precedente dall’Arabia Saudita: vantaggio, reti annullate, pari e raddoppio avversario nella ripresa a distanza di pochi minuti. Sebbene tutt’altro che irrimediabile, quella dell’Albiceleste è una sconfitta epocale proprio mentre Lionel Messi fa da testimonial a Vision 2030, il programma per il turismo in Arabia Saudita. Sulle tv qatariote, come ha notato The Athletic, in questi giorni vengono trasmessi gli spot che vedono l’argentino – che lo scorso maggio aveva firmato un lucrativo contratto (le cifre non sono state svelate, forse per decenza) – quale protagonista; spot che, se da un lato confermano la normalizzazione dei rapporti diplomatici tra i due Stati, dall’altro si riflettono negativamente sulla figura di Messi dopo la sconfitta proprio contro la nazionale di uno dei suoi più munifici clienti. E se per caso l’Argentina non dovesse superare i gironi, proprio nell’ultima occasione della Pulce si compirebbe il più diabolico dei paradossi e forse, quando si vuole tutto e di più, è giusto anche che vada a finire così.

Lionel Messi ha firmato un contratto come testimonial della campagna per il turismo dell'Arabia Saudita, Vision 2030
Lionel Messi ha firmato un contratto come testimonial della campagna per il turismo dell'Arabia Saudita, Vision 2030

Sempre Argentina-Arabia Saudita, e poi anche Croazia-Marocco, hanno lanciato Andrea Stramaccioni, uno che da allenatore ai Mondiali non sarebbe mai arrivato ma che, da seconda voce, si sta mangiando tutti i colleghi. Non solo e non necessariamente per gli appunti tecnici (materia che conosce e che racconta senza la modalità spiegone di Adani, che annichilisce il sempre professionale e mai oltre le righe Bizzotto a suon di “vedi?”, “visto?”), quanto piuttosto per l’esagitazione. Stramaccioni si esalta, e gli viene facile farlo per le nazionali sfavorite, ha l’entusiasmo di un bambino alle giostre e come un bambino non tace mai, fa casino, esagera, si sovrappone alla prima voce, modula il tono e la velocità del flusso in modo insensato, eccessivo, vagamente fastidioso eppure coinvolgente ed è perfetto per un evento pop come il Mondiale. Pop del resto è pure la sua inflessione romanesca che sarebbe stata benissimo in Boris e, anche se per Marocco-Croazia l’hanno sedato almeno un po’, lo stile è quello e negli annali resterà la battutaccia con cui ha perculato Fifa e Qatar, perché se è vero che “nel finale sembra avere più birra il Marocco” (Dario Di Gennaro, il telecronista), il suo “No, più che birra direi acqua minerale, al massimo frizzante” vale la menzione d’onore di come fosse al-Thani: sarebbe l’oste perfetto per il Circolo dei Mondiali, dove si gioca pure al calciobalilla come nelle tv locali.

Andrea Stramaccioni
Andrea Stramaccioni

More

Come fosse al-Thani: la supercazzola mondiale del presidente Fifa e l'operazione antipatia di Pirlo [VIDEO]

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Qatar 2022

Come fosse al-Thani: la supercazzola mondiale del presidente Fifa e l'operazione antipatia di Pirlo [VIDEO]

Come fosse al-Thani: l'Italia che soffre sempre ai gironi e i cammelli di Lele Adani

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Qatar 2022

Come fosse al-Thani: l'Italia che soffre sempre ai gironi e i cammelli di Lele Adani

Come fosse al-Thani: il giallo che spegne l’arcobaleno e la moltiplicazione degli spettatori

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Qatar 2022

Come fosse al-Thani: il giallo che spegne l’arcobaleno e la moltiplicazione degli spettatori

Top Stories

  • Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”
  • Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...

    di Luca Vaccaro

    Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...
  • LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti

    di Giulia Sorrentino

    LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti
  • Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?
  • Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”

    di Domenico Agrizzi

    Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”
  • La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

    di Cosimo Curatola

    La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Elena Penazzi, Assessore all'Autodromo di Imola: "Bonaccini è la persona giusta per il PD. Con la Formula 1 a Imola un lavoro incredibile"

di Giulia Toninelli

Elena Penazzi, Assessore all'Autodromo di Imola: "Bonaccini è la persona giusta per il PD. Con la Formula 1 a Imola un lavoro incredibile"
Next Next

Elena Penazzi, Assessore all'Autodromo di Imola: "Bonaccini è...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy