Vincere contro la Juventus è un orgasmo, ogni volta. Specie perchè non succede spesso, soprattutto se tifi una squadra come la Fiorentina, che per qualcuno è una “provinciale”. Io sono fiero di essere provinciale e sono fiero di poter godere stamattina come non mai. La Fiorentina di Raffaele Palladino ha dominato, domato e umiliato la Juventus di Thiago Motta. Un 3-0 senza appello, con una gestione totale della partita e con i bianconeri che si son fatti vedere una sola volta dalla parti di David De Gea.
La squadra viola ha giocato una partita perfetta, da grande squadra e che la rilancia in corsa Europa. E chissà cosa sarebbe successo senza gli scivoloni con Como, Verona e Monza, solo per citarne alcuni. Su ieri Raffaele Palladino ha una sola colpa, non aver fornito una sedia e un libro al suo portiere, almeno avrebbe passato il tempo.

Il giorno dopo è ancor più bello perchè sembra passare sotto traccia un 3-0 netto. È la Juventus che non sta bene, che ha perso, che ha problemi. Non è la Fiorentina che ha vinto dominando in lungo e in largo. E l’orgasmo diventa multiplo quando il mondo del perbenismo si indigna per la splendida coreografia fatta dalla Curva Fiesole, uno “Juve Merda” scritto a caratteri cubitali, destinato a restare nella storia. Un messaggio ecumenico, condiviso da quasi tutta l’Italia del calcio, che rimbomba sui social, ma non nelle case degli italiani. Le televisioni, infatti, hanno deciso di non mostrarlo. Chissà perchè. Forse per paura che qualcuno si indignasse. Il più classico degli sfottò, censurato per non si sa quale motivo.
L’apoteosi del perbenismo lo si ha questa mattina su “La Nazione” quando viene scritto nel QS che “Quel Juve Merda a tutta curva non ha dato di Firenze una bellissima immagine”. Non sapevo che lo stadio fosse diventata una cattedrale, non sapevo che quando ieri imbracciavo la mia bandierina viola per la coreografia fossi alla Messa.

Chi critica questa coreografia non ha capito niente di quel messaggio racchiuso in nove lettere. È uno stile di vita, un qualcosa che si impara da piccoli, è capire chi è il nemico calcistico. E quando poi questo nemico lo umili in casa tua diventa tutto ancor più bello.
Perchè, casomai, se questo nemico ti ha portato via qualcosa a cui tenevi come Dusan Vlahovic o Nico Gonzalez, umiliarlo è ancora più divertente. Vedere le facce di Vlahovic e Gonzalez ieri sera hanno valso il prezzo del biglietto. Il primo ci lasciò di notte, in silenzio, come un marito che va dall’amante. Come se avesse avuto qualcosa da nascondere. Il secondo si è sentito “gobbo” fin da subito. E quindi vederli abbacchiati, quasi lacrimanti, dà estrema soddisfazione. Non piangete ragazzi, i fazzoletti li abbiamo.
Al contrario la gioia si triplica quando nella Fiorentina, gli “scarti” della Juventus girano che è una meraviglia e hanno un sorriso a sessantaquattro denti. Quando Moise Kean è arrivato a Firenze, i tifosi bianconeri deridevano il ragazzo, lo avevano già “battezzato” come scarso, viste le statistiche dell’anno scorso. Qualche giornalista disse che era la Juventus ad aver fatto l’affare. Sarà… intanto Moise Kean ha già fatto il suo “griddy” 20 volte.
L’ultimo arrivo dalla Vecchia Signora è Nicolò Fagioli. Un centrocampista giunto a Firenze nell’ultimo giorno di mercato, che aveva dato tutto se stesso alla causa bianconera ma che l’attuale Juventus ha spinto verso le rive dell’Arno. Sul 3-0 di ieri Fagioli ha dimostrato tutta la sua intelligenza calcistica, realizzando due assist e l’ennesima partita superlativa.
Nel post partita a Sky Sport ha anche “segnato” un goal nel cuore dei fiorentini. Mentre Giancarlo Marocchi lo incalzava su Thiago Motta, provando a fargli tirar fuori della juventinità, Fagioli ha risposto: “Non voglio parlare di un allenatore che non è più il mio. Ora sono alla Fiorentina e non penso al passato”. E neanche noi caro Nicolò. Perchè adesso sei un giocatore della Fiorentina e ti riprenderai anche la Nazionale, con un annesso ringraziamento a Cristiano Giuntoli per averlo mandato a Firenze.
Diranno che a Firenze siamo provincialotti, che la partita di ieri è il nostro scudetto, che loro non sentono alcuna rivalità. Sarà anche così, intanto si continua a godere percependo un leggero rosicamento dato da un 3-0 storico, aperto da una coreografia memorabile. Libero Juve Merda, in libero stato.

