Non capita tutti i giorni di avere vent’anni e salire sul podio di un gran premio di Formula 1. E infatti, quando succede di vedere un rookie parcheggiare la propria monoposto davanti a quelle di tutti gli altri, è sempre una grande festa. Nel 2025, già un debuttante era riuscito a imporsi sul resto della griglia: Kimi Antonelli aveva tagliato la linea del traguardo del Gran Premio del Canada in terza posizione con la Mercedes. Questa volta a farlo è stato invece Isack Hadjar, il giovane della Racing Bulls, che da quando ha debuttato in Formula 1 ha dimostrato di avere un enorme potenziale.

Non ci credeva nessuno quando, circa un anno fa, la Red Bull lo aveva promosso da pilota del Junior Team a titolare nella scuderia satellite, la Visa Cash App Racing Bulls per il suo esordio nel mondiale. Nessun titolo importante, poche vittorie iconiche, nessuna grande storia da raccontare sulla sua carriera nelle categorie propedeutiche: a confronto con alcuni dei suoi colleghi sembrava un fallito. Invece, Isack Hadjar si è rivelato una delle sorprese migliori di questa stagione di Formula 1, anche se la sua stagione è iniziata in maniera a dir poco disastrosa: al Gran Premio d’Australia, il primo del 2025, il francese non ha preso parte alla corsa dopo essersi schiantato nel giro di formazione. Una situazione scomoda che subito lo ha fatto finire nel mirino di Helmut Marko, che però, per fortuna, lo ha lasciato correre per ancora qualche gran premio.

E menomale: il franco-algerino avrà sicuramente ancora tante cose da imparare, ma ha dimostrato una crescita esponenziale incredibile e a Zandvoort ha tenuto dietro George Russell e Charles Leclerc come un esperto. Autore di un’ottima prestazione già in qualifica (e rimanendo l’unico pilota a non essere mai uscito nel Q1 di tutta la griglia), il pilota della Racing Bulls è scattato dalla quarta piazza della griglia. La medesima posizione l’ha mantenuta per tutta la durata del gran premio, seguendo a distanza Max Verstappen davanti a lui senza cedere agli attacchi delle Mercedes e delle Ferrari. Il ritiro di Lando Norris, secondo fino a un cedimento tecnico, ha completato l’opera: al francese è bastato transitare sotto alla bandiera a scacchi per conquistare il suo primo podio nel mondiale.
Il regalo fatto alla sua squadra, la Visa Cash App Racing Bulls, gli assicura il futuro nel circus, ma lo mette ancor più al centro dell’ottica della Red Bull, che per il 2026 non ha ancora deciso chi affiancherà Max Verstappen. O meglio, sulla carta dovrebbe farlo Yuki Tsunoda, che il 2025 l’ha iniziato come compagno di squadra proprio di Hadjar ed è stato promosso “in prima squadra” dopo tre corse, ma le prestazioni dimostrate finora gli remano contro. Il giapponese ha fatto fatica in ogni gran premio, non accontentando mai la squadra di Milton Keynes. E si sa, in Red Bull non ci sono sconti per nessuno, soprattutto nell’ultimo periodo: o performi, o torni a casa (anzi, sull’altro sedile della Racing Bulls). Quindi è Isack Hadjar il potenziale compagno di squadra di Max Verstappen per il 2026, anno in cui la Formula 1 affronterà un importantissimo rinnovo tecnico: monoposto nuove, tutto da rifare.
Una volta sceso dalla sua monoposto, Isack Hadjar ha festeggiato subito proprio con Max Verstappen, secondo al traguardo, abbracciandolo davanti al parco chiuso. Proprio l’olandese, questa stagione come non mai, ha dimostrato di avere sempre un occhio di riguardo per i rookie, che affianca in ogni momento possibile rivelandogli i segreti della sua carriera. Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto, ora Isack Hadjar: Verstappen ha sempre una buona parola. E in conferenza stampa, proprio dopo il Gran Premio d’Olanda, gli è stato chiesto come vedrebbe la coppia Verstappen-Hadjar in Red Bull per il 2026: “Sarebbe terribile… sto scherzando ovviamente!” ha esordito ridendo il quattro volte campione del mondo. “No no, non ci voglio stare accanto a Max Verstappen, non mi piace, tutto qui” ha subito replicato il francese col sorriso.
Il podio di Isack Hadjar è una di quelle grandi feste del paddock che rimangono più impresse di alcune vittorie. La Racing Bulls lo ha festeggiato con la classica foto davanti al box - dove al francese si è rotto il trofeo, di porcellana, e sono virali i primi piani sulla sua reazione - ma questo è molto di più di un semplice podio. Perché quando il lavoro di una squadra da midfield viene ripagato con un riconoscimento così significa che si sta sbagliando poco, o niente. E pensare che Isack Hadjar al volante di quella monoposto ci si è trovato quasi per caso, al posto giusto nel momento giusto, è assurdo: quel ragazzino dalla testa calda, che ha già una collezione di team radio iconici e i sacrifici dei suoi genitori da portare nel cuore, sta dimostrando molto di più di quanto immaginato. E con questi presupposti, il sedile in Red Bull potrebbe essere proprio dietro l’angolo.

