Non è stato semplice per l’Italia conquistare la semifinale della Coppa Davis contro l'Argentina. Il primo singolo, infatti, ha visto la sconfitta di Lorenzo Musetti, battuto da Francisco Cerúndolo 6-4 6-1, ma il secondo singolo ha visto il trionfo di Sinner contro Sebastián Báez, che ha riportato la situazione sull'1-1. Decisivo è stato poi il doppio che, come lo stesso Nicola Pietrangeli aveva previsto su MOW, non è stato giocato da Bolelli e Vavassori, bensì dalla coppia formata da Jannik Sinner e Matteo Berrettini, che hanno prevalso sulla coppia argentina composta da Máximo González e Andrés Molteni, assicurando così il passaggio del turno per gli azzurri. La sconfitta di Musetti, che sembrava, come poi lui stesso ha detto, non trovarsi minimamente a suo agio sul veloce, ha forse dissipato i dubbi su chi avrebbe dovuto giocare il primo singolo, ovvero il tennista romano. Sbagliata, quindi, la scelta di Capitan Volandri, di schierare Lorenzo e non Matteo? Lo abbiamo chiesto a Luca Bottazzi, che, come sempre, non ci ha deluso.
“Il capitano ha fatto bene a schierare Musetti, perché con la brutta prestazione che ha fatto, ora per Volandri si spiana la strada di far giocare Berrettini in singolare. Il campo ha chiarito i dubbi di tutti e spento le polemiche. Ovviamente Berrettini è sempre un'incognita perché sono settimane che è lontano dal campo, bisogna vedere se la sua salute tiene o meno perché questa cosa non si capisce mai ed è chiaro che non è il Matteo di cinque anni fa. È un giocatore forte ma non ha più quel rendimento e quella continuità, anche se sul veloce, con il servizio che ha è da tenere in considerazione. Musetti sull’indoor, e Malaga è un campo molto veloce, non ha reso quello che ci si aspettava, per cui giocherà il singolo Berrettini. Fortunatamente gli Stati Uniti hanno perso, perché altrimenti contro di loro non saremmo mai andati sul due a zero: questo Berrettini non batte mai né Shelton né Paul, mentre con l'Australia ha buone possibilità. Per cui quello che si prospetta per l'Italia e di poter vincere i prossimi incontri due a zero senza più dover schierare il doppio, perché ricordiamoci che Berrettini e Sinner non sono due doppisti, ma sono due campioni che giocano il singolare, anche se il loro peso specifico basta e avanza per frantumare i cosiddetti specialisti, anche se di che cosa lo vorrei capire”.